Simone Inzaghi è impaziente di cominciare il ritiro con la sua nuova Inter: manca solo una settimana e poi il nuovo tecnico piacentino potrà dirigere il primo allenamento ad Appiano Gentile. L’ex Lazio, tuttavia, si è tenuto in contatto con Piero Ausilio per tutta la durata delle vacanze: nei vari colloqui, ha manifestato la volontà di non volere escludere nessun calciatore a prescindere dal suo progetto. Inzaghi vuole valutare tutti e se possibile rilanciare tre giocatori in particolare. Come sottolinea La Gazzetta dello Sport, “per ognuno c’è un progetto preciso e diverso, ma tutti sanno già che avranno spazio e minuti nella stagione che verrà: non è secondario né scontato, per mantenere intatte le ambizioni servirà arruolare più gente possibile”.
Il primo nome è quello di Matias Vecino, che sembrava essere destinato con tutta probabilità alla cessione. “Inzaghi apprezza la fisicità in mezzo dell’uruguaiano volante. Con il dovuto rispetto, può ricordargli vagamente il Milinkovic che tanto ha amato a Roma. Nella nuova mediana in cui Hakan Calhanoglu ha preso a tempo record il posto dello sfortunatissimo Christian Eriksen, una variante è gradita: per questo Vecino, legato da un altro anno di contratto a 2,5 milioni e nei pensieri di Spalletti, non è stato più accompagnato alla porta verso Napoli. Ogni ipotesi di cessione è stata messa in stand-by“.
Passando all’attacco, il nuovo tecnico nerazzurro apprezza tantissimo Alexis Sanchez, che nel primo anno in nerazzurro ha giocato poco a causa di vari problemi fisici e nell’ultima annata è stato considerato un’alternativa alla Lu-La. Per Inzaghi, El Nino Maravilla può essere un titolare aggiunto. L’ingaggio del cileno viene considerato troppo elevato dalla società, ma il giocatore si è detto disposto a rivedere il contratto e spalmare su un anno in più l’ingaggio per rimanere in nerazzurro. I 7 milioni a stagione che percepisce attualmente, fino al 2023, potrebbero trasformarsi in 5 fino al 2024.
Infine, capitolo esterno sinistro. Con Perisic che sembra destinato alla partenza, Inzaghi vorrebbe valutare e permettere di esprimere il proprio potenziale a Federico Dimarco, sul quale né Spalletti né Conte hanno puntato negli anni passati. Tuttavia, il canterano nerazzurro è a conoscenza del fatto che, se dovesse giungere un’offerta ritenuta adeguata dalla dirigenza, “diventerebbe una pedina di scambio e vedrebbe svanire ancora il sogno di giocare a San Siro. Ma al momento non c’è traccia di pretendenti, anzi Federico ha avuto ciò che aspettava: sa di essere nella lista dei “rivalutabili” in mano a Simone“.