Il ritiro nerazzurro prenderà il via ad Appiano Gentile fra due giorni, giovedì 8 luglio. Il gruppo, come di consueto nei casi in cui si svolgono manifestazioni fra nazionali in estate, sarà a ranghi ridotti. Per quanto riguarda la Prima Squadra, ci saranno Handanovic, D’Ambrosio, Ranocchia, Kolarov, Darmian, Dimarco, Gagliardini, Sensi e Pinamonti. A rimpolpare il gruppo per le prime amichevoli ci penseranno tanti giovani, per la maggior parte rientranti da prestiti.
Come sottolinea La Gazzetta dello Sport, nei primi giorni di ritiro Inzaghi, “oltre a familiarizzare con il centro tecnico e con il club, sarà chiamato a un primo lavoro di scrematura sui tanti giovani della casa“. Cominciamo dai portieri: ad Appiano Gentile si vedrà Gabriel Brazao, brasiliano classe 2000 reduce da un prestito all’Oviedo (seconda divisione spagnola). “In caso di addio a Radu e di prestito di Stankovic, anche lui rimarrà in rosa: può insidiare il redivivo Cordaz dietro a capitan Handanovic”.
In difesa ecco Lorenzo Pirola e Zinho Vanheusden. Il primo è senza dubbio uno dei pezzi pregiati della cantera nerazzurra: viene da una stagione in prestito al Monza ed è destinato a ritornarci (lo ha annunciato Adriano Galliani) dal momento che il terzetto difensivo di riserva (D’Ambrosio-Ranocchia-Kolarov) è stato confermato in blocco. Tuttavia, Inzaghi avrà l’occasione di valutare il ragazzo e le sue prospettive a lungo termine in chiave nerazzurra. D’altronde, “in passato erano bastati pochi allenamenti per far alzare le antenne ad Antonio Conte: l’ex allenatore aveva intravisto doti non comuni e lo avrebbe pure tenuto a bottega”. Vanheusden, invece, è reduce da due brutti infortuni nelle stagioni in prestito allo Standard Liegi: il tecnico avrà l’occasione di vederlo all’opera ma per lui il discorso sarà simile a Pirola. Anche il belga, dunque, è destinato ad un nuovo prestito o ad una cessione a titolo definitivo se dovesse pervenire un’offerta interessante.
Fra i giovani di centrocampo, invece, figura probabilmente il profilo che ha più chance di permanenza, ovvero Lucien Agoume. Il francese classe 2002 (ultimo anno allo Spezia) è una mezzala “tecnica e fisicata. Al momento c’è affollamento nel centrocampo nerazzurro, ma a Inzaghi manca l’opzione con quelle caratteristiche. Per lui l’esame del ritiro può aprire davvero prospettive interessanti, intanto si lavora per allungare il contratto fino al 2024: i dirigenti nerazzurri sono convinti che prima o poi Lucien sarà protagonista anche a San Siro”.
In attacco Inzaghi potrà testare sul campo anche Eddie Salcedo e Sebastiano Esposito. Il primo si è ormai fatto le ossa in Serie A dopo l’esperienza con Ivan Juric a Verona: per lui è ora o mai più. “Sgomiterà per diventare la quarta punta di Simone dietro ai titolari e al primo cambio: se Lukaku e Lautaro godono di sterminato credito, Alexis Sanchez in Cile ha confermato qualche dubbio fisico. Classe 2001, nerazzurro dall’estate 2018, ha in curriculum 3 gol in 37 presenze in A”. Esposito ha invece disputato una stagione al di sotto delle aspettative con Spal prima e Venezia poi, nonostante sia arrivata la promozione con i lagunari. Nonostante questo, piace molto al Sassuolo e questo potrebbe non essere un caso. “L’Emilia custodisce, infatti, il giovane che più fa battere il cuore dell’Inter, quello per cui altri coetanei potrebbero essere sacrificati. Ogni ragionamento sulla baby politica giovanile nerazzurra porta sempre allo stesso nome e cognome: Giacomo Raspadori“. Difficile che l’Inter possa acquistarlo subito, ma l’inserimento di contropartite giovani e gradite, in stile Sassuolo, potrebbe anche cambiare le carte in tavola.
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