Nella giornata di ieri si è tenuta l’Assemblea straordinaria dei soci, nella quale è stato peraltro ratificato l’ingresso di due nuovi membri (legati ad Oaktree) nel CdA del club nerazzurro. È stata senz’altro l’occasione per Steven Zhang di fare chiarezza su alcuni eventi e dinamiche che stanno caratterizzando il mondo Inter.
A proposito del prestito da 275 milioni finalizzato dal fondo californiano, il presidente dell’Inter ha spiegato che si tratta di un’operazione necessaria per una multinazionale come Suning in un momento complicato, che riguarda tutti. L’assemblea, inoltre, ha modificato lo statuto per quanto riguarda i soci di minoranza: per definirsi “qualificato”, il socio non deve più possedere il 10% delle azioni, bensì il 35%. Questo, di fatto, depotenzia il peso decisionale di LionRock (il fondo di Hong Kong detiene il 31%) all’interno del club.
Dopo aver spiegato i motivi dell’addio ad Antonio Conte (“le linee guida del club e dell’allenatore non collimavano più”), Zhang si è espresso sull’impegno di Suning con l’Inter, nel passaggio più importante dell’assemblea. Come riporta La Gazzetta dello Sport, Il presidente ha sottolineato che si tratta di “un impegno a lungo termine, al di là delle indiscrezioni circolate negli ultimi mesi e settimane. In estrema sintesi: l’Inter non è un club in vendita, non è un asset in dismissione di Suning. Questo ha tenuto a precisare Zhang. E le parole, in un contesto ufficiale come l’assemblea dei soci, non possono non avere un peso”.
Al tempo stesso, il numero uno del club nerazzurro ha voluto sottolineare che “questo non significa che non si debba fare i conti con un momento economico particolarmente difficile”. Una decisione cruciale, per il calcio italiano e per l’Inter in particolare (che vantava il record di pubblico in Serie A da ormai cinque anni) sarà certamente quella sull’apertura degli stadi, tappa propedeutica al fine di innescare nuovamente quel circolo virtuoso che aveva caratterizzato il club nel periodo pre-pandemico. Zhang lo ha ribadito: “Fondamentale sarà tornare a poter contare sugli introiti da stadio: vale per tutti, a maggior ragione per l’Inter, che ha perso circa 60 milioni dall’ultimo anno senza pubblico a San Siro, anche per non tornare a rivivere le difficoltà dell’ultima stagione”.
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