Romelu Lukaku è a un passo dal Chelsea: adesso anche il calciatore ha aperto al trasferimento, che diventerà con tutta probabilità il più oneroso nella storia dell’Inter e del calcio italiano. L’operazione dovrebbe finalizzarsi, infatti, per una cifra totale di 130 milioni di euro. Ma da dove nasce una trattativa che, agli occhi dei tifosi, si è sviluppata rapidamente, catapultandosi come un fulmine a ciel sereno nel mondo Inter?
Secondo La Gazzetta dello Sport, la vera necessità del club nerazzurro era quella di una sola cessione pesante: si tratta di Achraf Hakimi, trasferitosi al Psg per 68 milioni più 4 di bonus. Per questo motivo, l’Inter non aveva esplicita intenzione di vendere anche il pezzo più pregiato del gruppo, nonostante alcune situazioni di mercato relative a calciatori con ingaggi pesanti (Sanchez, Vidal, Perisic) non si siano sbloccate.
Tuttavia, nei fatti l’Inter non ha mai dimostrato l’incedibilità di Big Rom tanto sbandierata a parole. In presenza di un’offerta così importante come quella del Chelsea, fiondatosi su Lukaku negli ultimi giorni di luglio, l’Inter non ha rifiutato a prescindere ma ha passato la palla al calciatore e al suo procuratore Federico Pastorello. Il belga, dal canto suo, non pensava a un addio, come si evince dalle dichiarazioni rilasciate durante l’estate nelle quali appariva pienamente coinvolto nel progetto Inter a lungo termine. Ma ci sono stati tre fattori che hanno spinto Lukaku a dire sì al Chelsea: uno è il succitato atteggiamento della società nerazzurra, che non si è opposta fermamente all’idea di una cessione; il secondo è il pressing del suo procuratore che, come ogni collega, trae benefici dai trasferimenti molto onerosi dei suoi assistiti; il terzo è il maxi-ingaggio (15 milioni l’anno contro gli 8,5 nerazzurri) proposto dal Chelsea, unito all’idea di ritornare in Premier League, nel club in cui tutto è cominciato e che da ragazzino lo aveva scartato, giungendo in Blues da campione affermato e diventando il trasferimento più oneroso nella storia del campionato inglese.
E, a proposito di Premier, qualche mese fa il Manchester City aveva contattato l’Inter per acquistare Lukaku: anche in quel caso il club nerazzurro non fu irremovibile ed aprì ad un’eventuale trattativa con i Citizens. In quel caso fu proprio il belga a rifiutare seccamente e a ribadire la volontà di continuare la sua carriera in nerazzurro. Qualcosa, da lì in poi, è inevitabilmente cambiato, ed oggi tutto il mondo Inter ne paga le conseguenze in maniera scottante.
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