Dopo gli addii di Conte, Oriali, Hakimi e ora molto probabilmente quello di Lukaku (senza nemmeno dimenticare la vicenda Eriksen), l’Inter dovrà sicuramente rivedere il suo programma della “seconda stella”. Non che la squadra non sia/sarà competitiva (in Champions fare peggio delle precedenti è pressoché impossibile), ma è ovvio che, almeno sulla carta, uscirà indebolita da questa sessione di mercato rispetto a quella che ha concluso la passata stagione con uno Scudetto. Al contempo, invece, le altre sembrano essersi rafforzate. Soprattutto nella Capitale, dove gli arrivi di Sarri e Mourinho sembrano aver portato quell’entusiasmo utile quantomeno alla qualificazione in Champions League.
É chiaro che un segnale dovrà necessariamente darlo la società nella scelta non solo del sostituto di Hakimi (per cui si è già discusso tanto) ma anche per quello di Lukaku. Per quanto riguarda l’attacco, i nomi caldi sono quelli di Duvan Zapata dell’Atalanta e di Dusan Vlahovic della Fiorentina. Per entrambi, l’impressione è che non si possa stare al di sotto dei 50 milioni, soprattutto per il serbo che ha 9 anni in meno rispetto al colombiano (2000 contro 1991), e quindi con un grande futuro ancora da scrivere. A differenza, invece, dell’atalantino che ha trovato la sua consacrazione soltanto tre stagione fa proprio con Gasperini, riuscendo a superare quota 20 gol soltanto in un occasione. Inoltre, Vlahovic, rispetto a Zapata, non solo è mancino (e quindi fare lo stesso gioco di Lukaku) ma darebbe anche quel tocco di classe in più che si è già intravisto e che, forse un po’ prematuramente, gli ha appiccicato la nomea di “nuovo Ibra”.
Per questo motivo, chi vi scrive spera che, se proprio Big Rom dovesse andare via, il suo posto fosse preso dal giovane fenomeno della Fiorentina, il quale ha tutte le carte in regola per essere uno degli attaccanti più forti della sua generazione.