Romelu Lukaku oggi è a Montecarlo (in attesa di volare a Londra) e medita sull’addio all’Inter. “Da quando ha deciso di andare al Chelsea, a Milano si sono verificati tanti episodi che lo hanno ferito – scrive il Corriere della Sera. – Sui social lo hanno coperto di insulti, gli hanno dato del traditore e gli hanno detto molto di peggio; hanno cancellato il murales che lo raffigurava in nerazzurro. Lo hanno anche fatto passare per mercenario. L’ormai ex Inter rigetta l’accusa di tradimento, l’accusa che più lo ha ferito. Giura di non essere stato spinto a questa scelta dai soldi, ma dalle ambizioni dei due club: da una parte i campioni d’Europa; dall’altra una società in evidente difficoltà, che ha visto partire il suo mentore Conte e ha ceduto Hakimi e sulla cui competitività futura è legittimo avere dubbi. Lukaku ritiene che, di fronte a prospettive così diverse, la scelta sia stata quasi obbligata per un calciatore che vuole vincere, anche se è pronto a ribadire il suo affetto nei confronti dell’Inter. A Milano ha guadagnato 6,5 e 7,5 milioni nelle prime due stagioni, ne avrebbe presi 8,5 nelle tre successive; al Chelsea salirà a 12 più consistenti premi. Tanti soldi in più, certo, ma (a suo dire) non decisivi. Se non fosse emersa la possibilità di trasferirsi in un club così forte, sarebbe rimasto felice in nerazzurro. E poi — si chiede — perché tutti parlano del denaro che avrà lui, e nessuno di quanto ne incasserà l’Inter?”.
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