Ultimo impegno prima dell’inizio del campionato per l’Inter di Simone Inzaghi, che questo pomeriggio a Monza affronterà la Dinamo Kiev.
Ancora una volta, l’attacco è in emergenza: Lautaro e Sanchez saranno fuori per infortunio (il primo proverà a recuperare per la seconda giornata di campionato vista la squalifica per l’esordio, il secondo dovrebbe rientrare dopo la sosta), mentre Dzeko non è ancora stato ufficializzato come nuovo giocatore dell’Inter. Per questo motivo, in attesa di un nuovo innesto da reperire sul mercato, l’attacco sarà nuovamente ridotto all’osso: Inzaghi dovrebbe schierare Satriano (giovane protagonista della pre-season) e Pinamonti.
A centrocampo l’unica assenza è quella di Gagliardini. Gli occhi saranno puntati su Hakan Calhanoglu, reduce da un lieve affaticamento muscolare che lo ha costretto a rimanere fuori domenica scorsa al Tardini contro il Parma. Come sottolinea La Gazzetta dello Sport, tocca guardare a lui “per scovare qualcosa di nuovo che possa riverberarsi con continuità sul campionato. Il turco partirà come mezzala mancina, ma avrà licenza di svariare, in particolare di accentrarsi alle spalle dei due attaccanti. Un classico movimento a virgola da sinistra verso destra, che lo trasformerà in trequartista dispensatore di assist o franco tiratore. Niente di clamoroso, Calhanoglu già “divagava” così al Milan, ma il 4-2-3-1 di Pioli non è il 3-5-2 di Inzaghi. Un conto è agire nei tre dietro la punta, un altro appartenere di base alla batteria dei tre centrocampisti. Diversi equilibri si impongono”.
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