Zazzaroni: “L’Inter non è lo Jiangsu, Suning mandi un segnale chiaro”

Ivan Zazzaroni, direttore del Corriere dello Sport, scrive della possibilità che l’Inter possa cedere qualche altro big e aspetta da Nanchino un segnale forte da parte della proprietà.
“L’aspetto preoccupante è però un altro, ovvero i mal di pancia che la “fuga” dei principali interpreti del progetto Conte ha generato nei giocatori da mercato: Lautaro e il neo campione europeo Barella, quest’ultimo interista fino al midollo. «Perché Romelu sì e io no?», il senso della domanda posta dai tre. Abbiamo più volte spiegato per quali ragioni i sacrifici fin qui fatti potrebbero non risultare sufficienti, ma al tempo stesso segnalato che l’Inter, sotto assedio, ha avuto la forza di resistere alle pressioni del Tottenham per Lautaro: l’offerta portata da Paratici era eccezionale, 85 milioni più 10 di bonus, ma la necessità di presentare un organico competitivo a Inzaghi – al quale erano state fatte altre promesse – lo è di più e l’ad ha risposto picche.
La possibilità che un altro pezzo forte dei campioni d’Italia esca da qui al 31 agosto non è da sottovalutare. Per questo servirebbe un presa di posizione da parte di quel che resta della proprietà Suning: è necessario un segnale chiaro che restituisca certezze e fiducia al resto della ciurma. L’Inter è un valore tra i più alti e nobili del calcio italiano, chi la gestisce ha l’obbligo di fare sempre i conti col suo passato e davanti a sé ha la prospettiva di una stagione ricca di impegni, a partire dalla Champions. Di errori Zhang ne ha commessi fin troppi, ma a questo punto la distanza tra errore e danno esiziale è ridottissima. Tenere la carta bassa non ha più senso: l’Inter non è lo Jiangsu”.

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