San Siro è pronto ad emozionare Simone Inzaghi, nulla lo spaventa ed è pronto con la sua rosa competitiva, anche se non nega un rimpianto per Romelu Lukaku.
E’ chiaro che la cessione di Lukaku ha indebolito l’Inter, con tutto il rispetto per il valore di Dzeko. E soprattutto, dopo l’addio di Hakimi, rischia di annacquare l’ardore dei tifosi che finalmente torneranno a San Siro e di intaccare la fiducia e l’autostima della rosa campione d’Italia.
Simone non si aspettava ovviamente la rinuncia a Romelu, pesante sotto ogni punto divista perché il belga era il cannoniere, il punto di riferimento tattico e il leader della squadra. E quindi è convinto che debba nuovamente arrivare dalla società l’esplicitazione del primo obiettivo stagionale: non la difesa dello scudetto, ma la qualificazione alla Champions League, che è vitale per le casse del club.
In fondo anche l’ad Beppe Marotta e il ds Piero Ausilio non erano d’accordo con la cessione di Lukaku, ma la decisione è stata presa direttamente dalla famiglia Zhang. I tifosi sono consapevoli delle difficoltà economiche che hanno generato le sgradite operazioni in uscita, però la squadra scenderà in campo con lo scudetto sul petto e qualunque risultato dal secondo posto in giù sarà un peggioramento.
Ecco perché Inzaghi vorrebbe che la società trasmettesse pubblicamente i messaggi più giusti per compattare l’ambiente e affrontare la stagione con lo spirito e le motivazioni giuste. La chiarezza è importante quanto un gol.
Fonte: La Gazzetta dello Sport
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