Nuova mentalità, più gioco. A detta di molti osservatori l’Inter di Simone Inzaghi gioca un bel calcio. Si è visto nelle amichevoli estive, si è visto alla prima di campionato contro il Genoa. Ma cosa ha portato Simone Inzaghi a San Siro? Ce lo racconta Franco Vanni su La Repubblica.
“Bussando per la prima volta alla porta della sua nuova casa, non si è presentato a mani vuote. Simone Inzaghi al Meazza, di fronte a 27 mila tifosi adoranti, ha portato in dono gioco, idee e quattro gol e alla fine dice: «Meglio di così non potevo immaginarlo l’esordio». Una mano importante l’hanno data i giocatori tutti, i vecchi e i nuovi, ma l’impressione è che in questa Inter già ci sia l’impronta dell’allenatore: le sovrapposizioni fra Darmian e Calhanoglu,
protagonista con un corner al miele insaccato da Skriniar e con un gran gol dal limite dell’area. Il pressing alto. Il gusto di tessere la tela del gioco e non vivere in attesa del contropiede giusto. L’impressione è che questa Inter sia bene organizzata e che abbia cambi all’altezza per ogni ruolo”.