AMARCORD – Bolchi: “Io la prima figurina ma ce l’ho solo su Whatsapp. Inter di oggi? Se Dzeko regge sarà competitiva”

Bruno Bolchi, classe 1940 soprannominato da Gianni Brera “Maciste”, ha giocato in nerazzurro dal 1956 al 1963 ed è stato pure capitano dell’Inter di Herrera. Poi trent’anni passati su tante panchine (Bari, Cesena, Lucchese, Genoa). Ma di Bolchi resta una curiosità: è stata la prima figurina Panini mai stampata. Era il 1961, la foto è stata scattata il 27 agosto, alla prima giornata di campionato. Bolchi racconta la storia in un’intervista al Corriere della Sera.

Bolchi, cosa ricorda di quella foto?
“Nulla, perché non ci fu nulla. Si potrebbe pensare che qualcuno venne a chiedere: “senta, facciamo una figurina con la sua foto?”. Invece no. Oggi — metti non ci fossero le figurine — la Panini andrebbe dal giocatore, che la rimanderebbe all’agente o alla società, che chiederebbero una barcata di soldi. Allora fu tutto più semplice e io a lungo non seppi quanto la figurina fosse diventata importante. Dopo un po’ di anni ricevetti una telefonata da uno dei fratelli che mi invitava a una tal festa. Era di lunedì, io allenavo il Cesena, cercai di svicolare: “mi spiace, è il solo giorno che passo in famiglia”. “Ma non può, lei è stata la prima figurina” implorò. Lo scoprì così. Quella figurina è entrata nella mia vita, ma io non l’ho mai avuta. Due anni fa ci fu un evento: c’eravamo io, Pizzaballa, con cui giocai una stagione all’Atalanta, promisero che me ne avrebbero mandato almeno una copia. Niente… Poco male, me la son messa come profilo di Whatsapp. Ne hanno stampate miliardi di figurine, però la prima resta quella di Bolchi, vuoi mettere…”.

Il giorno della foto era già capitano.
“Scelse Helenio. Lo ero stato per la prima volta la stagione prima in Juventus-Inter, la partita dell’invasione di campo pacifica passata alla storia. Angelillo non giocava ed Herrera indicò me. Avevo 21 anni appena fatti, mi ritrovai in mezzo al campo attorniato di gente, con Italo Allodi che mi diceva “Bruno, stai tranquillo, vinceremo a tavolino”. Andò diversamente. Ci tolsero i due punti, fecero rigiocare, Moratti mandò la Primavera: il famoso 9-1”.

Dell’Inter di quest’anno che idea si è fatto?
“Una società in difficoltà economiche non ha altra via che alleggerire il bilancio: il calcio oggi è questo. Se Dzeko regge, l’Inter può essere competitiva. Certo, la Juve con Allegri, non me ne voglia Pirlo, avrà una guida d’esperienza, il divario si è colmato e sarà una stagione più equilibrata: non vedo un’Inter a passeggio come l’anno scorso”.

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