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Mercato low-cost e last-minute: dalle promesse alle bugie

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Dall’addio di Lukaku, la proprietà ha fatto trapelare che i soldi per fare almeno due operazioni c’erano: budget circa 50 mln. Con quel cash, tuttavia, l’Inter ha preso a parametro zero Dzeko e Dumfries per 12,5 mln. Ora, se si parla di mercato, dovremmo tener conto solo dei cartellini, ma se Suning avesse messo in conto anche il costo degli stipendi (il famoso taglio del 20% del monte ingaggi)? Dzeko e Dumfries pesano a bilancio “solo” 14,5 mln

Perché questa assurda riflessione? Perché è abbastanza strano che a meno di una settimana dalla chiusura del calciomercato la dirigenza non sia riuscita a chiudere un attaccante: Zapata incedibile per l’Atalanta e poi infortunato, va bene, Thuram praticamente chiuso gioca la prima di campionato e si fa male. Sicuri che l’Inter lo avesse già in mano? Un giocatore venduto o in odore di cessione, non dovrebbe giocare.

E va bene. Poi è il momento di Correa. Due settimane a rimbalzarci la notizia se il Tucu fosse il preferito o meno di Inzaghi, fino a quando, scomparsi i rivali, è rimasto solo lui. E la proprietà non ha avuto il coraggio di chiudere per qualche milione in più? Eh sì, l’Inter offre 25+5 di bonus, la Lazio chiede 35. E di solito, arrivati a questo punto, si aggiungono un paio di milioncini e si fa contenti tutti, Lotito e Inzaghi. Non è così, però…

Ennesimo dietro-front, non della dirigenza, che sta cercando di lavorare con l’agente Lucci per convincere Lotito (Tare è straconvinto), ma della società, alias Suning. Ora l’opzione low cost o last minute, scegliete voi il termine più appropriato, è Belotti. Un giocatore che, nonostante militi non nel Torino più bello degli ultimi anni, è sempre andato in doppia cifra. Anche lui contratto in scadenza e cartellino che si aggira intorno ai 20 mln più bonus.

Per quanto l’attaccante non sia particolarmente apprezzato dai tifosi, bisogna fare una riflessione: la situazione è davvero così compromessa? Zhang aveva assicurato che bastava una cessione (Hakimi), poi l’offerta del Chelsea per Lukaku ha subito ingolosito il nostro Presidente. Dei circa 180 mln ne sono stati impiegati 12,5. E non abbiamo ancora un vice Dzeko e un’altra punta che possa sopperire alle mancanze di Sanchez, perennemente infortunato.

Sul lato prettamente tecnico, la situazione non è rosea. Sono stati accostati almeno 6/7 nomi per l’attacco dell’Inter. Tutti hanno detto sì, nessuno è arrivato al Suning Training Center. Prime punte, seconde punte, jolly, esterni offensivi mascherati da prima punta e chi ne ha più ne metta… Qual è il progetto dell’Inter, appurato che arriverà un solo attaccante? Arriverà una prima punta o una seconda punta? Soluzione: arriverà il giocatore che costerà di meno. E in caso arrivasse quello più costoso, la società farà sapere che non farà più sforzi sul mercato. Questo, però, è già un film che abbiamo visto. Forza Inter.

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Published by
Matteo Tombolini