Joaquin Correa è un giocatore dell’Inter. Come cambia il fronte d’attacco nerazzurro con il Tucu?
“Con Correa – spiega la Gazzetta dello Sport – i nerazzurri compongono un reparto d’attacco equilibrato per caratteristiche: non più due titolarissimi inamovibili come Lukaku e Lautaro, ma almeno tre attaccanti che possono combinarsi in modi diversi e sempre efficaci. Dzeko con Lautaro, Dzeko con Correa, Lautaro con Correa (più le varianti Sanchez e Satriano). Un reparto più “lungo” che soffrirà di meno eventuali assenze. Dal punto di vista tattico, Inzaghi continuerà a sfruttare la caratteristiche che ben conosce di Correa. Il Tucu è formidabile nella conduzione palla al piede, più che nel movimento senza palla. Ha imparato a liberarsi sulla trequarti di sinistra: ricevendo lì, può partire verso la porta sfruttando il dribbling, la facilità di corsa, il fisico di tutto rispetto, piede e visione del gioco niente male. Non è un bomber spietato: il Tucu segna meno di quanto dovrebbe, a giudicare dagli expected goal prodotti (in Serie A 31,25 a fronte delle 25 reti effettivamente segnate). Ma il segnale positivo è che nella Lazio è andato in crescendo: 9 reti complessive il primo anno, 10 il secondo, 11 nella stagione scorsa, 3 delle quali in Champions. Il Tucu può combinare tecnicamente con Calhanoglu, che gli sarà spesso vicino come Luis Alberto, e Dzeko. Oppure potrà avere come riferimento più avanti Lautaro: nell’Argentina sono visti come intercambiabili e hanno giocato insieme poco”.
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