Joaquin Correa corre verso il debutto con la maglia nerazzurra. Nella giornata di ieri, appena ha ricevuto comunicazione dell’accordo totalmente concluso fra Inter e Lazio, è subito partito per Milano, dove ha sostenuto le visite mediche di rito ottenendo l’idoneità al Coni. Stamattina, invece, il Tucu dovrebbe firmare il contratto che lo legherà al club nerazzurro fino al 2025 con un ingaggio da 3,5 milioni a stagione. Nel pomeriggio, dunque, il primo allenamento con i nuovi compagni e con il vecchio mister, quel Simone Inzaghi che tanto ha voluto riabbracciarlo.
L’argentino scalpita per mettersi a disposizione già in vista della partita di domani a Verona, dove potrebbe sedere in panchina. E c’è un retroscena sul suo trasferimento che testimonia la voglia e la fermezza di Correa nel vestire nerazzurro: come se non bastasse il rifiuto secco all’Everton che aveva raggiunto un accordo con la Lazio, Correa ha anche rinunciato alle ultime spettanze con il club biancoceleste.
Il Tucu, inoltre, avrebbe già espresso la propria preferenza in riferimento al numero di maglia: vorrebbe indossare il 16, al momento occupato da Valentino Lazaro che però è in odore di trasferimento, direzione Benfica. Manca dunque l’annuncio ufficiale e il Tucu sarà il quinto acquisto della campagna estiva interista (dopo Cordaz, Calhanoglu, Dumfries e Dzeko, oltre al ritorno di Dimarco). Come sottolinea La Gazzetta dello Sport,”è stata l’operazione più onerosa in entrata della società di Zhang, pur dentro una sessione che porta un segno largamente positivo: dei 185 milioni di euro incassati dalle cessioni di Hakimi e Lukaku, per la prima squadra ne sono stati reinvestiti 43,5. L’Inter è riuscita ad aggiungere in rosa un elemento gradito all’allenatore, peraltro sottratto a una potenziale rivale per l’alta classifica. Con un particolare: a Milano sono arrivati tutti giocatori che hanno già giocato in Champions League“.