Conquista i tre punti l’Inter nella non semplice trasferta di Verona. Sotto di una rete per una svista difensiva, i nerazzurri hanno sfoderato un secondo tempo assolutamente dominante. Dopo il pareggio del rientrante Lautaro Martinez, le reti decisive sono state arrivate dall’ultimo arrivato Joaquin “Tucu” Correa. L’attaccante argentino, con due perle, una di testa e una di sinistro, si è subito presentato ai suoi nuovi tifosi. Ben arrivato Tucu!
Handanovic 5 – Praticamente mai impegnato in tutta la gara, commette un errore in uscita, in collaborazione con Brozovic, che condiziona fortemente il primo tempo della squadra.
Skriniar 6,5 – Poco impegnato dagli avanti avversari, si propone anche in avanti ma con scarsi risultati.
De Vrij 6,5 – Governa con larga sufficienza la difesa e cerca fortuna, senza trovarla, anche nell’area avversaria.
Bastoni 7 – Il migliore del reparto difensivo, se non altro per alcune iniziative che hanno aperto la difesa scaligera, che ha dimostrato di fare grande fatica nel chiuderlo.
Darmian 7 – Prezioso in fase difensiva, puntuale in fase di appoggio e determinante in occasione del bellissimo cross per la prima rete di Correa.
Barella 7,5 – Il migliore del reparto centrale, ormai una certezza per la sua mobilità, le sue iniziative e la sua costante pressione per tutto l’arco della gara.
Brozovic 6 – Una gara non certo esaltante del centrale croato che, oltre alla compartecipazione alla rete avversaria, si segnala per alcune imprecisioni non all’altezza della sua classe.
Calhanoglu 6,5 – Un passo indietro rispetto alla gara d’esordio ed una prima parte di gara in difficoltà. Cresce molto nella difesa e la squadra ne risente in maniera significativa.
Perisic 6,5 – Nel primo tempo probabilmente il migliore dei suoi, sia per spinta che per numero di iniziative. Decisivo in occasione del gol di Lautaro con una rimessa laterale molto potente.
Lautaro 6,5 – Al rientro dopo squalifica ed infortunio, timbra con puntualità il cartellino e sfiora la doppietta con una girata che lambisce il palo. Si segnala per il solito grande lavoro e la riconosciuta caparbietà.
Dzeko 6,5 – In versione regista offensivo, gioca spesso alle spalle di Lautaro, cuce il gioco ed apre le manovre offensive. Mette comunque sempre il piede, o la testa, in tutte le azioni pericolose della squadra.
Sostituzioni
Vidal 7 – Entra con il piede giusto a 25 minuti dalla fine, dimostrando di essere un lontano parente del giocatore svagato della scorsa stagione. Giocate sempre determinanti e grinta da vendere. Bentornato!
Dimarco 6,5 – Svolge con diligenza il suo ruolo con la fascia sinistra, dando fiato a Perisic.
Correa 8 – Un battesimo da sogno per l’attaccante argentino che, in pratica, tocca tre palloni. Nel primo mette Barella (che scivola) in condizione di calciare a rete. Nelle altre due occasioni, prima la piazza all’incrocio con un bel colpo di testa e quindi all’angolino basso con un bel sinistro. Se qualcuno avesse avuto dei dubbi, questo è il Tucu Correa.
Sensi s.v.
Vecino s.v.
Inzaghi 7 – Ha il merito di non perdere la calma dopo l’inopinato vantaggio della squadra di casa. Tiene a bada la situazione con autorità e nella ripresa, anche con alcuni cambi azzeccati, capovolge le sorti della gara. Dopo Spalletti, che ha voluto Nainggolan, dopo Conte che ha voluto Vidal, finalmente un allenatore che porta un giocatore che fa davvero la differenza.