Era sul mercato ma di offerte (parola di Marotta) nessuna. Quindi di necessità virtù: Arturo Vidal è rimasto all’Inter. E in due partite, Genoa e Verona, ha dimostrato grinta e determinazione da vendere e per Inzaghi il cileno sarà ora un valore aggiunto da qui al resto della stagione.
“Se contro il Genoa Vidal è entrato nei 21’ finali semplicemente per arrotondare un risultato già ampiamente acquisito, i 24’ giocati contro il Verona hanno avuto un peso specifico decisamente maggiore – l’analisi della Gazzetta dello Sport -. Questa volta il centrocampista non ha è andato a segno, ma a conti fatti è risultato ancor più decisivo. Perché ha preso il posto di uno spento Brozovic, dando sostanza al centrocampo, e perché dai suoi piedi è partita l’azione con cui l’Inter ha completato la rimonta, portando a casa la vittoria nei minuti finali. Il suo illuminante lancio di 40 metri per Darmian ha dato il là al primo gol di Correa, trasformando un’azione difensiva in una micidiale ripartenza. Il cileno ha anche trovato tempo e modo per andare alla conclusione, alternando compiti offensivi e difensivi senza sbavature. Prezioso in fase di appoggio, solido in fase di contenimento, dimostrando di poter anche essere una valida alternativa a Brozovic come fonte primaria di gioco. Se l’intenzione del cileno era quella di far ricredere i detrattori, la strada intrapresa è quella giusta. Di questo passo può senz’altro scrollarsi di dosso l’etichetta di esubero che si è portato dietro per tutta l’estate e, perché no, convincere Inzaghi a rivedere le gerarchie del centrocampo fissate durante la preparazione estiva, quando tutti pensavano fosse solo l’ultima ruota del carro”.