Le prime due partite di campionato della nuova Inter di Simone Inzaghi hanno fornito al tecnico risposte confortanti sia sul piano dei risultati che su quello delle prestazioni individuali: prima la roboante vittoria all’esordio contro il Genoa con un’ottima prova corale, poi il successo di carattere a Verona ottenuto grazie ad un esordio da sogno di Joaquin Correa. All’appello, però, è mancato finora Denzel Dumfries, il quale ha disputato solo gli ultimi scampoli di match contro il Grifone a San Siro.
Tutto nella norma, poiché l’olandese si era allenato a parte durante il ritiro estivo con il Psv Eindhoven e, arrivato all’Inter, aveva avuto solo due settimane a disposizione per allenarsi con i compagni e cominciare ad inserirsi nei meccanismi del tecnico. Per questo motivo, Inzaghi gli ha preferito la garanzia Darmian, che nella scorsa stagione si era rivelato giocatore utilissimo e sta confermando il buon rendimento (l’assist a Correa per il 2-1 di Verona è solo la punta dell’iceberg). Il prossimo obiettivo dell’allenatore nerazzurro, però, è ora quello di integrare pienamente Dumfries nella sua rosa.
Inzaghi sa bene che l’olandese può alzare il livello dell’intera squadra ma non vuole esporlo in maniera troppo precoce ad eventuali critiche: ecco perché è stato impiegato con il risultato al sicuro contro il Genoa e non a Verona, quando l’Inter era alla disperata ricerca dei tre punti. Certo, la sosta per le Nazionali non aiuta a pensare ad un impiego di Dumfries dal primo minuto al rientro, quando l’Inter sarà di scena a Marassi contro la Sampdoria. L’ex Psv, infatti, è stato convocato dalla sua Olanda, a differenza di Darmian che invece trascorrerà tutto il prossimo periodo ad Appiano Gentile. Ciò non toglie, però, che Dumfries sia considerato un’arma preziosissima e che nel prosieguo della stagione sarà certamente protagonista.
Tre giorni dopo Sampdoria-Inter, infatti, l’Inter sarà nuovamente di scena in una partitissima, a San Siro contro il Real Madrid. E l’olandese scalda i motori in vista di quell’obiettivo, avendo già accumulato 10 presenze in Champions League e 28 totali in competizioni europee, oltre ad essere uno dei perni della sua nazionale. Come sottolinea il Corriere dello Sport, “dove l’Inter non è riuscita nelle stagioni passate – fare la voce grossa con le big d’Europa, e anche solo passare il girone – il salto di qualità diventa prioritario. Anche grazie a uno come Dumfries, che mette la freccia verso la miglior condizione. L’Inter ha pescato bene, dal mazzo delle possibilità nel ruolo”.
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