Intervistato da Gazzetta dello Sport, Giancarlo Inzaghi, ha parlato dell’inizio di stagione dei suoi due figli: Filippo e Simone, tecnico dell’Inter.
Dell’attuale allenatore nerazzurro, il padre ha parlato dell’addio delle sensazioni del passaggio dalla Lazio a Milano. “Conosceva tutti alla Lazio, quella era casa sua. Però ha capito che era arrivato il momento di staccarsi e all’Inter si è subito inserito bene. Mi dice che è contento, che i dirigenti sono molto bravi, che hanno saputo reagire benissimo alla cessione di Lukaku e alle difficoltà economiche”.
Svelati anche alcuni aneddoti, uno dei quali sull’addio del belga: “Il giorno della svolta Mone (Simone) era a Milano Marittima. Squilla il telefono e sul display appare il nome del belga. <So già cosa mi vuoi dire>. Lukaku gli ha ribadito che nei pochi allenamenti fatti insieme si era trovato benissimo con lui, ma che non poteva farte altrimenti. Mio figlio a provato a convincerlo: <Qui sei il re, a Londra sarà diverso>. Ma non aveva chance. E’ stata una cessione pesante, <come perdere tre giocatori in un colpo solo>, mi ha detto. Però poi ha responsabilizzato gli altri, spronandoli a far vedere che sono forti e competitivi anche senza Lukaku”.
Sull’arrivo di Dzeko. “Appena è arrivato ad Appiano, Mone gli ha detto: <Era ora che giocassi con me, nei derby mi hai dato sempre molto fastidio>. E’ il suo modo di vivere il gruppo: battute, ma anche severità”.
Sull’arrivo di Correa. “Non l’ha voluto perché lo conosce, ma perché lo considera fortissimo e in grado di fare la differenza giocando in coppia con qualunque altro attaccante”.
Una battuta anche sull’assenza di Eriksen. “E’ dispiaciutissimo per i suoi problemi di salute, anche perché ne avrebbe fatto il perno della squadra. Mone stravede per lui, speriamo possa risolvere tutto e tornare a giocare”.
Ma come si sta trovando Simone Inzaghi nell’ambiente interista? “Dorme un po’ meno adesso, me lo dice anche la moglie Gaia. Però si dedica sempre tantissimo ai figli: Andrea, il piccolino, ha cominciato a camminare. Abita in centro, una casa bellissima vicino al Bosco Verticale. Ogni tanto dà un passaggio a Marotta verso Appiano e nel tragitto ne approfitta per segnalargli qualche giocatore. Non si sa mai…”.