La partita con la Sampdoria consegna un Inter più fragile. “Occorrono alcuni aggiustamenti – è l’analisi della Gazzetta dello Sport – a maggior ragione se alla prossima porta a bussare sarà il Real Madrid e il livello inevitabilmente si alzerà. C’è un numero che la dice tutta: in tutto lo scorso campionato l’Inter è passata in vantaggio 31 volte e in 28 è riuscita poi a vincere. Ergo: solo tre rimonte subite, contro Roma, Lazio e Atalanta. È per questo che, se non è un allarme la doppia rimonta subita ieri dalla Sampdoria, c’è di sicuro un piccolo campanello che suona in lontananza e che non sarebbe corretto ignorare. Sarà perché Handanovic non trasmette più la sicurezza di un tempo. Sarà perché l’assenza di Bastoni – al netto del gran gol di Dimarco – difensivamente è una perdita importante. Sarà anche per una tensione inspiegabilmente più bassa al rientro dagli spogliatoi nel secondo tempo, quando era abbastanza semplice immaginare che la Samp avrebbe subito provato a forzare i ritmi. Le attenuanti sono molteplici, certo. È stata una partita il cui giudizio complessivo non può non tener conto della sosta per le nazionali, un conto che l’Inter ha pagato salato: 2.534 è la somma dei minuti giocati dai calciatori impegnati con le proprie selezioni, il totale più alto della Serie A.
Modulo più offensivo
Ma un altro aspetto va sottolineato. Non inganni il modulo, che resta lo stesso: 3-5-2. Ma l’Inter di questa
stagione è una squadra diversa, che ha cambiato il modo di giocare, per certi versi ha dovuto farlo. Questa, per caratteristiche dei suoi calciatori, è portata per forza di cose ad avere un baricentro di gioco più avanzato. E dunque, deve alzare le linee, anche a costo di lasciare un po’ di campo agli avversari. È un rischio che va calibrato bene, perché altrimenti si è costretti a dipendere molto più dalle occasioni create (in attacco) che da quella negate (agli avversari). E quando come ieri le chance vengono fallite – almeno tre dopo il 2-2 -, sono dolori.
Ultimo punto: le palle perse. Sinonimo di una dose eccessiva di leggerezza da parte di alcuni giocatori: specie dopo il 2-2 l’Inter ha subito almeno un paio di contropiede dopo aver regalato il pallone agli avversari in fase di uscita. Con la Sampdoria è andata bene, il gol è stato evitato. Persino troppo scontato dire che, di fronte ad avversari di altro livello come sarà mercoledì il Real Madrid, sarà necessario evitare problemi simili, perché le probabilità di insuccesso altrui sarebbero bassissime”.
(FONTE: GAZZETTA DELLO SPORT)
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