“Questo momento lo aspettavo da quando ho iniziato a giocare nell’Inter, avevo 5-6 anni. Primo gol con la maglia dell’Inter, sono interista dalla nascita, andavo in curva, vale doppio. Lo dedico alla mia famiglia e a tutti quelli che mi sono stati vicino”.
Federico Dimarco ha l’Inter dentro. La punizione messa alle spalle di Audero è il primo piazzato diretto trasformato da un italiano dell’Inter dal 2009 (Balotelli al Bologna) e la prima rete di un difensore interista indigeno all’esordio nell’era dei tre punti. Ma soprattutto quel tracciante a 106 km/h sembrava disegnato al computer per come è finito proprio nell’angolo alto, a togliere la classica ragnatela nel sette.
Dimarco mercoledì a San Siro contro il Real Madrid sarà a disposizione malgrado a Marassi sia dovuto uscire per crampi.
Dimarco e l’Inter
“Quando aveva appena tre anni lo zio lo portava in curva Nord – scrive la Gazzetta dello Sport – mentre a 7 entrava nel settore giovanile. Iniziando da esterno offensivo e poi arretrando a terzino (“Dura cambiare ruolo, anche perché prima segnavo molto di più”), fa una lunga gavetta, anche in Svizzera, prima di trovare la serenità anche in famiglia, grazie alla compagna Giulia Mazzocato che gli ha dato due figli: Chloe di 4 anni e Nicholas di 2 mesi. Gli idoli calcistici sono il top, come il suo mancino: Ronaldo il Fenomeno in assoluto, Roberto Carlos e Jordi Alba nel ruolo”.
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