Prime Video questa sera trasmetterà per la prima volta una partita di Champions League in Italia: si comincia col botto, Inter-Real Madrid. Per l’occasione, quindi, la piattaforma streaming di Amazon ha voluto intervistare il nuovo attaccante della Beneamata, Edin Dzeko, ripercorrendo i trascorsi del bosniaco e il presente a tinte nerazzurre.
Il passato: Wolfsburg, City, Roma…
“A Wolfsburg non eravamo favoriti. Gli allenamenti con Magath, un allenatore ottimo, erano molto duri. Alla fine abbiamo vinto la Bundesliga e questa è l’unica cosa che conta. Al City invece eravamo fortissimi, dovevamo vincere per forza. Mancini ha portato tanti giocatori forti. Giocavamo quasi sempre con due punte, ho giocato tanto però quando non giocavo chiedevo al mister il motivo. Abbiamo vinto una Premier League e una FA Cup, devo solo ringraziarlo”.
A proposito di due punte, gli anni di Manchester consacrarono la sua coppia con Sergio Aguero come una delle più forti del panorama europeo. Oggi, all’età di 35 anni, Dzeko ha di nuovo al suo fianco un argentino, Lautaro Martinez, che fra gli altri è stato paragonato anche al Kun per caratteristiche tecniche: “I giocatori forti possono sempre giocare assieme e io con Aguero mi sono trovato benissimo, come lui con me. Se facciamo qui con Lautaro quel che abbiamo fatto allora, ovviamente sono contento. Lautaro è un grandissimo giocatore e speriamo di fare grandi cose per l’Inter”.
Poi, nel 2015, il trasferimento in Italia. “Roma è una piazza molto difficile. Spalletti è uno dei più forti che ho avuto. Al primo giorno a fine allenamento mi ha portato a vedere le mie partite fatte al City, spiegandomi quali movimenti non andavano bene. Lavoravamo tanto a livello di movimenti e di tiri. Anche questo mi ha aiutato ad essere capocannoniere”. La partita simbolo dei suoi anni nella Capitale è sicuramente rappresentata da Roma-Barcellona, quarti di finale di ritorno nella Champions 2017-18. “Ci chiedevamo come fosse possibile segnare tre gol al Barcellona dopo aver perso 4-1 al Camp Nou. Poi però ci siamo detti di provarci perché i tifosi erano con noi: il primo gol ha cambiato tutto, perché è arrivato molto presto. Era una grande occasione anche in semifinale, vero che il Liverpool era più forte ma noi stavamo bene. La gara d’andata l’abbiamo buttata via, fosse andata diversamente poteva succedere di tutto”.
Il trasferimento all’Inter e quel colloquio con Zhang…
Le voci su Edin Dzeko all’Inter sono state un grande classico nel corso degli ultimi 3-4 anni, ma alla fine questo lungo inseguimento si è concretizzato il mese scorso. “Ho sfiorato l’Inter almeno 2-3 volte. Ho detto a mister Mourinho che avrei dato tutto per la Roma, anche se non mi sono piaciute tante cose degli ultimi sei mesi. Ho molto rispetto, comunque, per Mourinho e per la Roma che mi ha dato tanto ed è una squadra a cui posso dire solo grazie”.
Poi l’Inter e un colloquio con Steven Zhang di qualche anno fa: un corteggiamento che parte dunque da lontano, come si immaginava. “Quest’estate ero in scadenza, l’Inter mi voleva tanto e la Roma mi ha detto che non mi avrebbe prolungato il contratto. Ho visto nell’Inter molta fiducia in me: sanno e pensano che io possa dare ancora tanto. Ho conosciuto Steven Zhang qualche anno fa a Milano e mi ha chiesto se immaginavo di poter giocare nell’Inter. L’anno scorso l’ho visto nel post-partita contro l’Inter ed erano già campioni d’Italia. Ho fatto i complimenti e lui mi ha detto che avrei potuto vincere lo scudetto…”.
L’eredità di Lukaku e il rapporto con Inzaghi
Non è facile, sicuramente, raccogliere l’eredità di quello che per l’Inter, negli ultimi due anni, è stato un assoluto totem. Ma per Dzeko non rappresenta un problema. “Ha dato tanto all’Inter negli ultimi due anni, ha vinto lo Scudetto e fatto tante cose positive. Ma io non sento un peso, penso solo all’Inter e ad aiutare la squadra“.
All’Inter, il bosniaco ha trovato Simone Inzaghi, che nei suoi anni alla Roma era l’allenatore dell’acerrima nemica Lazio: “Negli ultimi anni ha fatto grandi cose alla Lazio e spero che da adesso, tutti e due insieme, continueremo a farle dopo lo Scudetto vinto meritatamente dall’Inter l’anno scorso”.
Un commento, infine, sulla grande partita di questa sera: “Non vedo l’ora di rigiocare la Champions League dopo gli ultimi anni. Contro il Real Madrid alla prima sfidiamo subito i migliori. Siamo pronti e non vediamo l’ora”.
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