“Chi sbaglia paga. L’Inter, feroce e determinata per lunghi tratti, soprattutto nel primo tempo, mette sotto il Real Madrid, ma non trova il tiro da tre punti. Lautaro Martinez e Dzeko sbattono contro il migliore in campo, San Courtois. Il portiere degli spagnoli per quattro volte è decisivo e cancella il sorriso dalle labbra dei nerazzurri. Così, proprio alla fine, vincono gli ancelottiani. I cambi premiano Carletto nel suo speciale derby. Gli ultimi arrivati sono decisivi: Camavinga ispira Rodrygo, che ammutolisce San Siro a un minuto dal novantesimo. La festa diventa un incubo, anche se la gente apprezza lo sforzo e alla fine applaude i propri beniamini. La Champions sembra stregata. Dopo i due pareggi consecutivi con Conte, arriva una sconfitta immeritata. Il calcio ha le sue regole, anche spietate.
All’Inter non manca il coraggio, ma la freddezza. E l’esperienza: perché nel concitato finale scoprirsi è un errore grave. E i cambi, stavolta, non premiamo Inzaghi. Niente è perduto, sia chiaro. Con questo spirito i nerazzurri possono rompere l’incantesimo e qualificarsi per gli ottavi a quasi 10 anni dall’ultima volta, a patto che riescano a vincere le prossime due trasferte in casa dello Shakhtar e del sorprendente Sheriff”.
(Alessandro Bocci – Corriere della Sera)
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