La partita di ieri e anche quella contro la Samp hanno messo in evidenza l’inefficienza dell’attacco nerazzurro, o meglio, del pilastro dell’attacco, alias Edin Dzeko. Per quanto il giocatore abbia esperienza da vendere, non è risultato incisivo né contro i blucerchiati né contro il Real, dove ci si aspettava un quid in più da parte sua. E ha sorpreso che il mister Inzaghi lo abbia lasciato in campo per 94′, preferendolo a Lautaro, per ben due partite di fila sostituito a discapito di Correa, col quale il dialogo dovrebbe funzionare meglio.
Sì, perché non c’è stato alcun dialogo fra il bosniaco e l’argentino. Abituati ai siparietti con Lukaku e all’intesa quasi perfetta, sarà sembrato strano che prima e seconda punta non si cercassero. In realtà non è corretto: Lautaro ha cercato Dzeko per 3 volte in 65′ (numeri impietosi), ma il bosniaco non ha realizzato nessun passaggio verso il compagno. In una partita, soprattutto nel primo tempo, in cui la presenza nerazzurra nella trequarti dei blancos era pressoché assodata.
Analizzando altri dati, emerge che Dzeko abbia tentato 25 passaggi, solo 18 a segno (per lo più a Barella, sette, e a Brozovic, tre), con una precisione del 72%. Da questa percentuale, comunque, si deve tener conto anche della qualità del passaggio, ovviamente non rilevabile statisticamente. Alcuni dei palloni sono stati passati con estrema leggerezza o con potenza non pari alla necessità del caso, mettendo in difficoltà i nostri centrocampisti, in continuo pressing.
Inoltre il gigante bosniaco è sembrato molto sulle gambe, con pochi scatti per cercare la profondità o tagli per liberarsi dell’avversario. La sua corsa è stata lineare, con cambi di ritmo quasi inesistenti. Ciò ha portato ad una staticità del reparto offensivo tutto e una minore problematicità da parte dei difensori nel marcarlo. Quasi mai ha chiesto una triangolazione o ha provato a dettare un passaggio mettendosi nelle condizioni di farlo. E anche lo stop del pallone mai orientato per una sponda e la protezione dello stesso è avvenuta con molta superficialità, facendosi anticipare almeno in 3 occasioni.
Nonostante tutto, le statistiche per quanto riguarda i tiri in porta e le occasioni sono davvero elevate: 3 tiri nello specchio della porta, due dei quali hanno trovato l’opposizione di un ottimo Courtois. Per il resto, un fallo commesso e 4 subiti. Difficile, ad oggi, fare una stima di quello che sarà Dzeko fra qualche mese, ma il paragone con Lukaku non regge minimamente, anche per l’età e per il fisico che non può sostenere una partita ogni 3 giorni. Per questo, si spera, Inzaghi proverà la CoLa il più presto possibile.