Dopo i successi straripanti contro Genoa e Bologna, quello sofferto a Verona e il pareggio di Genova contro la Samp, l’Inter è attesa adesso dalle prime grandi sfide stagionali. A cominciare da stasera. Simone Inzaghi si troverà davanti Vincenzo Italiano, che ha rivitalizzato una Fiorentina asfittica nelle ultime stagioni, dandole nuova linfa, brillantezza e un’impronta di gioco ben definita.
Entrambi, approdando nei nuovi club durante l’estate (Simone subito, Vincenzo al termine della querelle Gattuso), sono andati incontro a dei punti di svolta nelle rispettive carriere. Per il tecnico nerazzurro è stata l’occasione di uscire da casa Lazio, all’interno della quale è cresciuto, ha sbagliato, è migliorato, si è affermato, si è fatto conoscere e ha pure vinto tre titoli. Soprattutto: ha dimostrato di essere nato per fare l’allenatore. Discorso valido anche per il collega che stasera sarà seduto sull’altra panchina. Per lui, da quest’anno, l’occasione di cimentarsi con l’ambiente di Firenze, mai semplice per nessuno ma per questo altamente stimolante. Il giusto premio, a seguito della doppia promozione centrata con Trapani e Spezia.
Fiorentina e Inter sono partite bene, collezionando rispettivamente 9 e 10 punti, posizionandosi nei piani alti della classifica. Quella di stasera sarà una battaglia tattica, ma non solo: entrambi gli allenatori lasciano spazio alle iniziative individuali, seppur all’interno di un’organizzazione ben definita. Italiano e Inzaghi si sono affrontati solo due volte: entrambe nella passata stagione, entrambe concluse con la vittoria dell’attuale tecnico nerazzurro per 2-1, sia a La Spezia che a Roma.
Per entrambe le squadre, inoltre, sarà l’occasione di lanciare dei segnali forti in vista degli obiettivi stagionali da raggiungere. Come sottolinea La Gazzetta dello Sport, “Inzaghi si misura contro un altro quarantenne in ascesa verticale, ma nello stesso tempo prova a dare continuità ai lampi mostrati sabato. Non in tutte le partite potranno segnarne sei e brindare con bollicine, ma i nerazzurri contro la Viola hanno l’occasione di dare uno strappo potente: le ultime settimane hanno spazzato via ogni timidezza alla Pinetina, la seconda stella è un obiettivo considerato davvero raggiungibile“. Eccolo, l’obiettivo finale di Simone. Quello che ha citato fin dal giorno della sua presentazione, senza timori di sorta. Sarebbe l’occasione di entrare definitivamente nell’élite dei grandi allenatori.