In sole cinque partite di campionato l’Inter ha segnato 18 gol, eguagliato il record a questo punto della stagione. Per ritrovare tanta prolificità bisogna risalire al boom economico, alla stagione 1960-61. Sessantuno anni dopo riecco la stessa grandinata, con tanti protagonisti all’opera: 11 i marcatori totali, contro la Fiorentina primi squilli di Darmian e Perisic. L’Inter segna in media 3,6 gol a partita, è una velocità di crociera che nei cinque maggiori campionati europei solo il Bayern riesce a mantenere. “È il frutto delle idee di Inzaghi, oltre che dell’ottimo materiale a disposizione – scrive la Gazzetta dello Sport – il tecnico ha già messo in campo tutti i giocatori della rosa, fatta eccezione per il secondo e il terzo portiere: alla quinta giornata è un indizio. Ha eseguito tutte le sostituzioni possibili: 25 su 25 in campionato, 30 su 30 se si conta anche la Champions. E arriva al numero di marcatori: 11 diversi. L’anno scorso, di questi tempi, erano 5″.
I gol da palla inattiva
“Inzaghi dedica molto tempo dei suoi allenamenti ai calci piazzati e in generale alle situazioni da palla inattiva. L’Inter ha già segnato 3 reti su colpo di testa direttamente da corner: quella che storicamente era una lacuna nerazzurra, ora è diventato un punto di forza. E il merito va anche a chi gli angoli li batte, ovvero Calhanoglu e Dimarco, nello specifico gli assistman delle tre reti. In assoluto, l’Inter è la squadra che ha segnato di più con il gioco aereo in A: 6 gol“.
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