Come sarebbe finita Inter – Atalanta con Musso tra i pali dei nerazzurri di Inzaghi al posto di Handanovic? L’interrogativo se lo pone il quotidiano Libero che scrive:
“Secondo i beninformati del mercato, ammesso che esistano, l’Inter aveva scelto Juan Musso per sostituire Samir Handanovic come portiere titolare. Di più: lo aveva in pugno. La pandemia ha poi inibito Suning, la quale a sua volta ha bloccato qualsiasi investimento ai dirigenti nerazzurri, costretti semmai a vendere. Così è stato prolungato il sodalizio con l’attuale capitano della squadra. L’Atalanta per Musso ha versato all’Udinese 20 milioni, senza nemmeno avviare una trattativa, e si è portata a casa uno dei migliori portieri in circolazione.
Tra Handanovic e Musso ci sono dieci anni di differenza: 27 quelli di Musso, 37 quelli di Handanovic. Ma non può essere una giustificazione per la differenza di rendimento. L’uno para il parabile e ogni tanto si supera, l’altro commette alcuni errori imperdonabili, come la respinta verso il cuore dell’area su un tiro potente ma centrale come quello di Malinovskyi.
Musso prova a parare anche quando è impossibile (vedi girata di Lautaro), il secondo accenna interventi solo quando il tiro è comodo. L’argentino blocca un colpo di testa ravvicinato di Vecino al 58’ e lo fa sembrare facile. Pure sul sinistro di Dimarco è prodigioso, anche se poi il pallone finisce tra i piedi di Dzeko. Non para il rigore ma forse incute timore all’esterno nerazzurro. Handanovic invece chiude commettendo un altro errore sul gol poi annullato di Piccoli, anzi due: prima prova a tenere in campo il pallone ma lo regala all’Atalanta, poi si fa cogliere in controtempo sul tiro dell’attaccante perché anticipa il movimento, segnale di insicurezza nei propri mezzi. L’impressione è che l’equilibrio nel risultato finale (2-2) sia causato dalla porta girevole tra Musso e Handanovic: fosse stato il primo al posto del secondo, e la Dea con un altro portiere, come sarebbe finita?”.