Stagione 2020-21: l’Inter chiude la stagione a 91 punti in campionato, da dominatrice assoluta, ma anche all’ultimo posto in Champions League. Una sola vittoria in sei partite. Stagione 2021-22: in sei match di Serie A, la squadra di Inzaghi ha segnato ben 20 gol. In Europa, la casella è tristemente ferma a zero dopo le partite contro Real Madrid e Shakhtar Donetsk. Una assoluta anomalia e un’evidente discrasia fra il rendimento in Italia e quello in Europa.
La Gazzetta dello Sport si sofferma su questo aspetto paradossale che ha caratterizzato le ultime stagioni nerazzurre. “A questa Inter hanno evidentemente installato due motori: la macchina da gol che in Italia sgasa, in Europa perde slancio sul rettilineo. Se in Serie A fa piovere reti come in una temporale estivo, in Champions conosce di improvviso la siccità”. E non sono passate inosservate neppure le numerose occasioni fallite da Lautaro e Dzeko, nuova coppia d’attacco dell’Inter, in questo scorcio iniziale di rassegna europea. “La coppia titolare nerazzurra in campionato si sta abituando discretamente bene e viaggia a ritmi superiore alla mitologica Lu-La. Entrambi stanno mostrando di possedere la freddezza smarrita ieri: Dzeko ha già esultato cinque volte, una in meno del gemello Martinez”.
Lo Shakhtar Donetsk, poi, sta diventando un vero e proprio incubo realizzativo: la scorpacciata di gol dell’agosto 2020 (5-0 in semifinale di Europa League) sembra ormai lontanissima, a seguito di ben tre 0-0 consecutivi. “Non bastasse, poi, si è ripetuta ancora una volta la stessa legge ucraina che tanti rimpianti porta con sé: l’Inter ha raccolto il terzo misero 0-0 in tre partite di Champions contro lo Shakhtar Donetsk”.
L’Inter, però, non può abituarsi a questo enorme divario che attualmente intercorre fra la sua versione italiana e quella europea, nonostante il rischio sia ben tangibile. “Il rischio è quello di abituarsi, di considerare normale questa biforcazione Italia-Europa. Del resto, è per la terza stagione consecutiva che i nerazzurri rimangono senza vittoria nelle prime due partite della fase a gironi di Champions: a differenza di questa edizione, però, sia nel 2019-20 che nel 20-21 un paio di gol era stato sempre messo a referto a questo punto del cammino. Eppure, il laboratorio offensivo di Inzaghi è al lavoro e i buoni frutti si vedono: anche quando non mostra la miglior versione di sé, questa squadra produce occasioni multiple”. La partita contro lo Sheriff del prossimo 19 ottobre a San Siro rappresenta già un’ultima chiamata per i Campioni d’Italia: liberarsi di questo fastidiosissimo complesso Champions è la base di ogni futuro successo.
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