Il colpo di testa rimane un fondamentale particolarmente prolifico per l’Inter, che già nelle ultime due annate aveva primeggiato in questa speciale classifica. Nella stagione 2019-20, infatti, la squadra allora allenata da Conte arrivò addirittura a quota 20 gol, distanziando di gran lunga l’Atalanta seconda (14). Nel 2020-21, i nerazzurri arrivarono a 14, chiudendo a pari merito con la Juventus di Pirlo.
Quest’anno, alla batteria dei saltatori l’Inter ha aggiunto Dumfries e Dzeko, che si uniscono ad altri abili arieti come Skriniar, De Vrij, Bastoni, Perisic e – seppur con una stazza inferiore a cui sopperisce con una straordinaria coordinazione – Lautaro Martinez. I risultati non tradiscono: sono già 7 i gol di testa. Nello specifico, Skriniar e Dzeko contro il Genoa; Lautaro e Correa a Verona; Skriniar contro il Bologna; Dzeko contro la Fiorentina e ancora il bosniaco contro il Sassuolo.
Si tratta di numeri importanti, che al contempo evidenziano anche una elevata abilità nel trovare gli assist vincenti, in particolare sui calci piazzati. Come riporta il Corriere dello Sport, “Calhanoglu e Dimarco, entrambe new-entry, che hanno compensato lo stop di Eriksen, sono due califfi, tanto che Skriniar ha già dovuto ringraziare tutti e due, mentre Dzeko, al momento, solo il turco. La verità è che ogni angolo o punizione può creare il panico tra gli avversari. Ma occhio anche a chi fa gli assist a gioco in movimento, come Darmian (per Correa) o Perisic (per il solito Edin)”.
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