Nei «Pandora Papers» spunta le ricchezze offshore di Roberto Mancini, ct della Nazionale italiana ed ex tecnico dell’Inter. Il Corriere della Sera, dall’inchiesta de L’Espresso, riporta che Mancini è proprietario di società offshore nel paradiso fiscale delle Isole Vergini britanniche.
“Mancini controlla la Bastian Assett Holdings, base nelle caraibiche Isole Vergini britanniche, dall’aprile del 2008 – scrive il quotidiano -. Da qui sembra transitare almeno una parte dei suoi redditi e delle sue ricchezze. Nel maggio di quell’anno lasciò la panchina dell’Inter con una buonuscita di 8 milioni di euro. Nel novembre successivo ecco che la società offshore di Mancini acquista un aereo privato Piaggio P180 per 6 milioni di euro. Nel gennaio 2009 si verifica uno strano passaggio di fondi. La Bastian riceve un prestito di 4,7 milioni di euro dalla Sg Equipment Finance Schweiz, una fiduciaria con sede a Zurigo. Gli svizzeri pignorano, a titolo di garanzia, sia il velivolo che le azioni della Bastian Assett. Nel novembre 2009 Mancini torna in pieno possesso delle azioni. Un mese dopo diventa l’allenatore del Manchester City. E nel dicembre del 2009 scrive alla Fidor-Fiduciaria Orefici di Milano per comunicare che aveva «intenzione di approfittare della recente legislazione italiana», cioè lo scudo fiscale introdotto dal governo Berlusconi che consentiva il rientro di capitali parcheggiati all’estero, in cambio di una tassa del 5% sul valore complessivo. Non è noto se Mancini si sia messo in regola con l’erario italiano. Il Piaggio P180 era rimasto l’unico asset della Bastian: fu venduto nel 2011, come premessa, si legge nel dossier di Pandora, per la «liquidazione» della società offshore”.
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