Eriksson: “Inzaghi può diventare come Mancini e Simeone. E spero che…”

Sven-Goran Eriksson, allenatore della Lazio fra il 1997 e il 2001, ha rilasciato un’intervista a Tuttosport. Il tecnico svedese, che in biancoceleste ha conquistato ben quattro titoli (uno Scudetto, due Coppe Italia, una Supercoppa Italiana), ha allenato fra gli altri due dei migliori allenatori in circolazione: Roberto Mancini e Diego Simeone. A questi potrebbe aggiungersi Simone Inzaghi, che in estate ha deciso di lasciare la Lazio per accettare la corte dei Campioni d’Italia dell’Inter. L’intervista, ovviamente, parte proprio da questo punto.

“Se mi aspettavo di vederlo allenatore? No, allora non ci avevo pensato, ma solo perché era davvero molto giovane. Simone da parecchi anni ha intrapreso questa carriera, ottenendo ottimi risultati. Sta andando alla grande! Ora tocca a lui continuare sulla strada giusta, con una squadra fortissima e di prestigio come l’Inter”. Ma il 45enne tecnico piacentino può entrare nell’élite degli allenatori mondiali? “Assolutamente sì. Ora è un giovane tecnico e può tranquillamente diventare come Mancini o Simeone. Nomino loro due perché Inzaghi ha giocato alla Lazio con entrambi. E può sicuramente seguire il loro percorso”.

L’accoglienza all’Olimpico

Uno dei maggiori temi della prossima giornata di Serie A sarà sicuramente il ritorno di Simone Inzaghi all’Olimpico per Lazio-Inter e l’accoglienza che gli sarà riservata. Il rapporto con i tifosi è buono, meno quello con il presidente Lotito. Eriksson si esprime così: “Spero riceva tanti applausi, Inzaghi ha fatto grandi cose con la Lazio. La vita è così, si cambia. Solo Alex Ferguson, di fatto, ha allenato il Manchester United per un arco temporale lunghissimo. L’Inter in Italia è una di quelle squadre che storicamente vince di più. Sono gli attuali campioni, Simone proverà a trionfare anche con loro”.

“Come vedo Lazio-Inter? Una partita molto interessante, dalle mille emozioni, soprattutto per Inzaghi che dopo una vita in biancoceleste torna a Roma da avversario. Il mio cuore, per ovvie ragioni, batte per la Lazio. Mentre il cervello mi fa pensare che l’Inter sia favorita. Vedremo. In ogni caso mi godrò il match dalla televisione, di sicuro”.

Un parere sulla Serie A

Il tecnico svedese si è espresso anche sull’avvio del campionato italiano, provando a stilare delle gerarchie: “L’Inter ha ceduto un giocatore importante, quel Lukaku che dovunque giochi, segna. I nerazzurri possono farcela e ripetersi, conquistando lo Scudetto. Occhio però al Napoli, che è partito fortissimo, e al Milan che può ambire a posizioni importanti. La Roma resta un punto interrogativo, ma con Mourinho in panchina dovrebbe fare bene. Mentre la Juventus, quest’anno, mi sembra sia già in ritardo. La Lazio? Eh, non lo so…”.

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