Il Milan sembra ormai rassegnato a perdere un altro giocatore a parametro zero, dopo i casi Donnarumma e Calhanoglu in estate: si tratta di Franck Kessié, in scadenza nel giugno 2022. La richiesta è di quelle esorbitanti: 8,5 milioni netti, distanti dai 6 offerti dal club rossonero. L’entourage dell’ivoriano, in questo senso, si sta muovendo per proporre il giocatore a diverse squadre europee e, come riporta il Corriere della Sera, anche l’Inter è stata inserita nella lista.
Il club nerazzurro, dopo un colloquio con l’agente Atangana, è giunto alla netta conclusione che “le pretese economiche non si sposano con la politica nerazzurra di contenimento dei costi“. L’Inter fu realmente interessata a Kessié fra l’estate 2019 e l’inverno 2020, quando le prestazioni del giocatore non erano ancora all’altezza di quelle offerte dal post-lockdown in poi. La spinta arrivò direttamente da Antonio Conte: il Milan valutava il suo centrocampista intorno ai 25 milioni e rifiutò ogni proposta di scambio interista, che prevedeva il cartellino di Politano, Gagliardini o Vecino. Da allora, il discorso è rimasto nel cassetto. Al momento, i club più accreditati all’acquisizione del giocatore sono senza dubbio Psg e Liverpool.
La stessa Inter deve risolvere alcune questioni contrattuali spinose: Barella, Lautaro (per il quale tuttavia si attende solo l’ufficialità) e soprattutto Brozovic. Così, in molti hanno pensato a un possibile scambio – da effettuare necessariamente nel mese di gennaio vista la scadenza nel 2022 per entrambi – fra i due centrocampisti delle milanesi. Tuttavia, Marotta e Ausilio sono fiduciosi di riuscire a trovare un accordo con il croato per il prolungamento, nonostante permanga distanza fra le parti e la missione non sia delle più semplici. L’obiettivo è quello di trovare un accordo entro la fine del 2021.
In caso contrario, come riporta La Gazzetta dello Sport, scatterà “la fase della trasparenza, ovvero bisognerà mettere in chiaro che il giocatore non vuole rimanere. Un po’ com’è appena accaduto a Firenze per Dusan Vlahovic. Una scelta drastica per evitare tira e molla pericolosi, anche con l’ambiente”.