L’Inter sarà impegnata sabato sera all’Olimpico contro la Lazio, incontro valido per l’ottava giornata di campionato di Serie A. Tra i problemi di formazione di mister Inzaghi sicuramente ci sarà il reparto offensivo. Infatti, bisognerà vedere le condizioni dei giocatori attualmente arruolati con le rispettive Nazionali, in primis Lautaro e Correa, il quale si sta allenando a parte per un fastidio. Discorso decisamente a parte per Vidal e Sanchez, che non saranno a disposizione, poiché arriveranno la mattina stessa della partita.
Insomma, l’unico su cui contare è Edin Dzeko, con buone probabilità affiancato da Lautaro. In questo clima di emergenza (fasciarsi la testa prima che si rompa non è sempre giusto, ma per scaramanzia…), dunque, risalgono le quote di Satriano. Che fine ha fatto l’attaccante uruguagio? Eravamo rimasti a metà agosto, col mercato estivo in chiusura e la permanenza dell’ex canterano ormai data per assodata per volere di Inzaghi.
Si è presentato alla squadra con uno score più che discreto: 13 gol e 8 assist con la Primavera dell’Inter, pronto per il salto di qualità. Tuttavia, questo salto non c’è mai stato. Nel senso che la sua presenza è stata apprezzata, ad oggi, non tanto per le sue qualità, quanto per la capacità di completare numericamente il reparto offensivo. Un quinto d’attacco che non è mai servito.
In 7 partite di campionato è stato convocato solo in 5 occasioni e subentrato in 2: 13 minuti alla prima contro il Genoa e un minuto contro l’Atalanta. In Champions finito direttamente in tribuna. Che sia arrivato il suo momento? La sfida delicata contro la Lazio potrebbe riservargli qualche minuto da subentrante e, in caso di problemi fisici reiterati di Correa e una prestazione da Inter, potrebbe ritagliarsi altri piccoli spazi in campionato.
Anche perché scalare le gerarchie, in caso il matrimonio fra Inter e Sanchez terminasse anzitempo a gennaio, non è così impossibile. Da quinto a quarto attaccante, a meno di un acquisto invernale da parte della dirigenza. Allora, di nuovo, Satriano tornerebbe a fare il quinto, scaldando tribuna e panchina in modo alterno.