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Numeri migliori, stesse critiche: anche per Inzaghi (come per Conte) conta solo il risultato

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La sconfitta subita contro la Lazio e le lacune emerse soprattutto nel finale, se si ragiona di pancia, fanno subito pensare ad un’Inter peggiore rispetto allo scorso anno. I numeri che appaiono in classifica dopo le otto giornate disputate dicono invece l’esatto contrario. Più punti in classifica (17-15), più gol fatti (23-20) e meno gol subiti (11-13). La classifica rispecchia quella della stagione 2020-21: davanti ai nerazzurri ci sono il Milan, che si si sta ripetendo, ed il Napoli che rappresenta l’eccezione rispetto al passato torneo.
Le statistiche parlano chiaro: ad oggi Simone Inzaghi sta facendo meglio di Antonio Conte. Tuttavia, dopo la sconfitta all’Olimpico e i punti lasciati per strada tra campionato e Champions nelle scorse settimane, le critiche sono le stesse di quelle rivolte al tecnico leccese 12 mesi fa. Ve ne riporto alcune raccolte sui social dopo Lazio-Inter 3-1:
– “Non si può andare avanti con il 3-5-2“;
– “Difesa peggiore dello scorso anno”;
– “Inter grande con le piccole, piccola con le grandi”;
– “Ha sbagliato i cambi”;
– “Di questo passo non arriveremo a marzo”.
Vi ricordano qualcosa? Sono le stesse critiche lanciate ad Antonio Conte dopo un Inter-Parma (2-2) del 6^ giornata del 31 ottobre 2020.

Qualche mese dopo, quando le cose erano sicuramente migliorate e l’Inter si preparava ad alzare il suo 19° Scudetto, Antonio Conte in una conferenza stampa dichiarò: “Per un allenatore contano solo i risultati”. Una frecciatina a chi metteva in dubbio il suo lavoro.
Tornando ad oggi, dove sta sbagliando Inzaghi? Io francamente non saprei cosa rispondere perché le statistiche sono migliorate, però anche io come tutti tendo a criticarlo perché ieri ha perso. Non mi meraviglierei se tra qualche mese (incrociamo le dita) il tecnico ad un giornalista risponderà “conta solo il risultato”.

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Published by
Nicola Santucci