La partita di stasera di Champions League contro lo Sheriff e quella di domenica di campionato contro la Juventus valgono moltissimo per la stagione: da una parte il cammino europeo, in cui l’Inter è stata, da quando è ritornata fra le grandi d’Europa, sempre fermata alla fase a gironi; dall’altra il campionato, con lo scudetto da difendere e un primo posto da riconquistare.
E’ ancora presto per i bilanci, sebbene alcuni fossero già sul punto di criticare Conte in questo stesso punto della stagione lo scorso anno. Tuttavia, la partita contro lo Sheriff Tiraspol è da dentro o fuori. Infatti, l’Inter deve vincere per avere il destino nelle proprie mani, non aspettando i risultati dagli altri campi fino all’ultimo minuto dell’ultima partita.
In caso di pareggio o sconfitta e vittoria del Real contro lo Shaktar, il cammino in Europa sarebbe compromesso quasi del tutto. Gli uomini di Inzaghi sono chiamati a essere concreti e cinici. Non interessa il bel gioco, ma solo la vittoria. Perché da questo risultato dipendono anche gli introiti che si riceveranno dal passaggio del turno: 2,8 mln per ogni vittoria, 930.000 euro per ogni pareggio e ben 9,6 mln per l’approdo agli ottavi.
Capitolo a parte merita la sfida di domenica contro la Juventus. Il Derby d’Italia è una partita a sé e la vittoria non dà solo lustro alla città vincitrice, ma in questo punto dell’anno potrebbe dire la sua in chiave classifica: la Juventus si trova a -3 dai nerazzurri ed è vitale lasciare una diretta concorrente per il titolo/posto Champions dietro, soprattutto se il risultato contro lo Sheriff dovesse essere negativo.
La sfida contro la Vecchia Signora servirà anche a non lasciare altri punti per strada, come contro la Lazio e avvicinarsi il più possibile alle fuggitrici, distanti 6 e 7 lunghezze. L’Inter è la diga e, in caso cedesse, farebbe riavvicinare prepotentemente le inseguitrici.
Per questo motivo i nerazzurri dovranno avere sostegno da parte di tutti, perché queste due sfide, comunque vada quella di stasera, segnano già dei tasselli lungo il cammino che porta a maggio, dove si tireranno le somme. Nella speranza che nessuna di queste sfide sia, veramente, decisiva.
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