Simone Inzaghi, a dispetto di quanto spesso si afferma, ha avviato un processo nuovo: lo stile di gioco è differente da quello di prima, le idee del tecnico si stanno incastrando pian piano nei meccanismi nerazzurri. Questo sviluppo, però, adesso ha bisogno di una scintilla: quella che può arrivare soltanto da una grande vittoria, contro una grande squadra, in una grande notte.
Nei cosiddetti big match, infatti, balza all’occhio l’assenza di un successo dell’Inter: pareggio contro l’Atalanta, sconfitta contro Real Madrid e Lazio. Simone Inzaghi lo sa bene e ieri, in conferenza stampa, non si è nascosto, ammettendo che può effettivamente essere la partita della svolta, come nello scorso gennaio quando i nerazzurri acquisirono un carico enorme di consapevolezza battendo nettamente i nove volte campioni d’Italia.
La Gazzetta dello Sport si sofferma proprio su questo aspetto: “Inzaghi e i giocatori se lo sono detti nel confronto avuto dopo la sconfitta con Lazio. Quel giorno non si è parlato solo di palloni da buttare fuori o no con l’uomo a terra. Ma il tecnico e il gruppo si sono stretti in un obiettivo: infilare una serie di vittorie, per accorciare dalla vetta, per battere grandi avversari (la Juve oggi, il Milan tra due settimane), per aggiungere convinzione a convinzione”.
Il tecnico piacentino vuole riuscirci ed invertire anche un trend personale contro la Juventus, la squadra con cui ha perso più volte (otto) e contro Allegri, tecnico contro il quale ha avuto la peggio per ben tre volte consecutive in casa. Ma anche il club che lo ha apprezzato e che ha provato ad ingaggiarlo proprio per sostituire il toscano: Simone decise di restare alla Lazio, anche per non tradire un contratto fino al 2021 che, alla scadenza, lo condurrà invece all’Inter. Stasera potrà contare sui suoi tifosi e sul calore che i 57mila di San Siro garantiranno a lui e alla squadra: siamo sicuri che, a prescindere dal risultato, davanti a quello spettacolo Inzaghi sarà fiero della scelta di sposare il nerazzurro.
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