L’esito di una partita come quella di stasera passerà, oltre che dall’atteggiamento di entrambe le squadre e della capacità di capitalizzare le occasioni, anche dai duelli individuali. In ogni zona del campo, infatti, ci saranno dei veri e propri uno contro uno che potranno indirizzare l’andamento del match. La Gazzetta dello Sport ne elenca quattro in particolare.
Nell’area juventina, gli occhi saranno ovviamente calamitati sullo scontro fra giganti: Dzeko contro Chiellini. Il bosniaco affronta direttamente il difensore considerato più ostico in Serie A nel corpo a corpo con gli attaccanti avversari. Il difensore bianconero “contro i campioni d’Italia si comporterà come contro i campioni d’Europa (Chelsea): linee basse e chiuse. Meno spazio per i mediani-incursori, quindi. Contro una difesa schierata, diventano fondamentali i movimenti dei due attaccanti. Dzeko (6 gol) e Lautaro (5) sono tra i più bravi ad aprire spazi spostandosi. Ricordiamo Italia-Bosnia di un paio di anni fa, a Torino. Dzeko giocò un primo tempo da professore, segnò e si portò a spasso Bonucci e Chiellini, raramente così in difficoltà. Edin proverà a rifarlo e Lautaro, giocandogli a ruota, potrebbe divertirsi nei varchi che si aprono”.
Dalla parte opposta, invece, troviamo il giocatore della Juventus ritenuto più pericoloso: il duello, in questo caso, è De Vrij contro Chiesa. Quest’ultimo, secondo indiscrezioni di queste ore, potrebbe partire dalla panchina per lasciare spazio a Kulusevski dall’inizio. Tuttavia, è certa la sua presenza da subentrato nel secondo tempo. “Allegri sa che Inzaghi lascerà prato alle spalle di De Vrij e Skriniar. È lì che andrà a cercare i 3 punti, con Chiesa, ma anche con la corsa lunga di Morata e, poi magari con le gambe fresche di Dybala. Ma Chiesa (11,11%) e Morata (15,38%) dovranno avvicinare le percentuali realizzative di Lautaro (22,73%) e dello spietato Dzeko (35,29%). Perché CR7 non c’è più”.
Sulla fascia destra nerazzurra, invece, andrà in scena uno scontro che ha caratterizzato tanti Derby d’Italia, anche per l’antipatia reciproca fra i giocatori coinvolti: Perisic contro Cuadrado. Il croato sta attraversando un ottimo momento di forma, il colombiano è sempre una spina nel fianco per ogni singola difesa avversaria. “I bianconeri crossano di più. Torniamo dai due registi e vediamo su quale lato scaricano preferibilmente il pallone. Locatelli a destra (37%), Brozovic a sinistra (33%). Significa che dovremo tenere d’occhio ancora una volta Cuadrado e Perisic, protagonisti del rigore finto che ha portato in Champions la Signora nell’ultimo incrocio allo Stadium. Il colombiano è da anni il vero play defilato”.
A centrocampo, invece, sarà una vera battaglia. Ma i due registi proveranno a dare fosforo e lucidità alle rispettive manovre: sarà Brozovic contro Locatelli. “E naturalmente tanto diranno le faide di centrocampo, dove si fa sempre la storia. Brozovic consegna il quadruplo di passaggi chiave rispetto a Locatelli, palloni cioè che mettono un compagno in condizione di segnare; l’interista conta più palloni ricevuti, più passaggi a segno, più appoggi in verticale. Statistiche che spiegano bene le difficolta della Juve a creare gioco e a sviluppare una manovra organizzata, confermate anche dalla trasferta di San Pietroburgo”.