Dopo l’incontro di due giorni fa, domani è in programma un altro vertice sul tema nuovo stadio fra il Comune di Milano, l’Inter e il Milan. I contatti non sono mai stati così proficui e si va, almeno ad oggi, verso una decisa accelerazione nel progetto.
Secondo quanto riporta il Corriere della Sera, saranno due i punti fondamentali del summit. In primis l’indice volumetrico: per quell’area è previsto si arrivi a 0,35, ma i club vorrebbero arrivare a 0,51 (erano partiti da 0,63). Sala su questo aspetto è molto rigido. Il secondo punto riguarda un contributo straordinario che verrà chiesto per le case popolari del quartiere. Se questi nodi dovessero essere sciolti, si potrebbe accelerare ancor di più e – per quanto riguarda la realizzazione del nuovo impianto – Inter e Milan sembrano avere le idee chiare.
Ecco tutti i dettagli sul nuovo impianto, a partire dalla capienza. “Sessantamila posti, di cui 12.500 premium, un costo di 650 milioni di euro e tre anni di lavori (se consideriamo anche i lavori per l’area circostante si arriva a un investimento complessivo da 1,2 miiardi, ndr). Al nuovo stadio di Milan e Inter manca una sola cosa: il progetto dello stadio. In corsa ci sono formalmente ancora la Cattedrale, firmata Populous e gli Anelli di Milano, progettato da Manica, Sportium e Progetto Cmr. La decisione finale sarà presa a giorni, ma in molti scommettono che ad aggiudicarsi la partita sia Populous. La Cattedrale è stata progettata per essere di volta in volta riconoscibile per le due tifoserie grazie all’uso di installazioni tecnologiche e sarà ecosostenibile con la galleria ventilata naturalmente. L’impianto è “personalizzabile” con led che colorano l’impianto di rosso o di blu, mentre le facciate saranno composte da pannelli con 16mila volti dei tifosi”.
Inter e Milan hanno ormai rinunciato all’idea di demolire completamente il Meazza a causa delle reticenze della Giunta comunale e della Sovrintendenza, accettando di lavorare alla rifunzionalizzazione di alcune parti dell’attuale impianto. “Il nuovo studio prevede la demolizione integrale del primo anello, giudicato non meritevole di tutela nemmeno dalla Soprintendenza. La rifunzionalizzazione prevede una grande struttura museale dedicata alle squadre e una serie di nuove attività sia all’aperto sia al chiuso dedicate allo sport, ma anche al tempo libero”. In particolare, verranno “salvate” la torre 11 del secondo anello le rampe elicoidali del secondo anello per metà della struttura.
Prende forma, quindi, un progetto al quale i due club di Milano ormai lavorano dal 2018 e che ha conosciuto una quantità enorme di intoppi. Inter e Milan, però, non demordono e mai come in questo periodo si sentono vicine al traguardo.