“Siamo finiti dentro un calcio le cui disposizioni arbitrali cambiano di settimana in settimana: quello che era buono ieri non lo è più oggi e quello che va punito oggi non lo sarà probabilmente domani: mi riferisco anche all’intervento di Kjaer su Pellegrini nel finale, un tocco identico a quello di Dumfries su Alex Sandro di domenica scorsa”. Questa l’analisi di Ivan Zazzaroni, direttore del Corriere dello Sport, che nel suo editoriale si è soffermato sul livello della classe arbitrale.
Il giornalista, inoltre, ammette che “mi secca partire di nuovo da una decisione arbitrale sbagliata e influente, non riesco tuttavia a fare diversamente. Troppe volte gli episodi sono decisivi, anche in questa la “regola” è stata rispettata. La conclusione è che non si capisce più una mazza: e non sarebbe niente se la confusione riguardasse chi, come noi e il pubblico, osserva. Il guaio è che i primi a essere andati nel pallone sono proprio i direttori di gara”.
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