Paolo Condò ha analizzato su Repubblica l’1-1 del derby. “Il Milan ‘ha vinto’ il pareggio di San Siro. Il primo è l’approdo alla pausa in testa alla classifica. Nelle ultime settimane il calendario favoriva il Napoli, eppure a Spalletti non è riuscita la spallata. Il secondo motivo è la distanza invariata dall’Inter, e a quasi un terzo di campionato 7 punti sono un piccolo gruzzolo. Il terzo era molto valido fino a quindici minuti dal termine di una partita finalmente bella. Segnandosi da solo il gol del pareggio, sbagliando un rigore e un discreto numero di altre chance, l’Inter era un concentrato di rimpianti e il Milan di sollievo”.
“Negli ultimi 15’, però, l’assalto rossonero all’arma bianca ha (in parte) riequilibrato la lettura del derby – scrive ancora il noto giornalista -. Tatarusanu resta il man of the match per la strepitosa parata su Lautaro, ma Rebic non è andato lontano dal contendergli il trofeo. Pioli e Inzaghi hanno assecondato la natura delle loro squadre, ma nel primo tempo il Milan ha attaccato senza un adeguato sistema di coperture preventive: ogni volta che l’Inter ripartiva, arrivava nell’area avversaria senza quasi trovare resistenza. Il fatto che Lautaro e nella ripresa Vidal abbiano mancato facili match-point è una colpa che avvelenerà la pausa di Inzaghi”.
Lascia un commento