Inter-Napoli torna ad essere decisiva per lo scudetto e con la mente è impossibile non tornare ai tempi di Lothar Matthäus, che ne ha parlato alla Gazzetta dello Sport: “Allora lo scudetto era conteso fra diverse squadre: dal Verona all’Inter lo vinsero 5 club in 5 anni. Quello era equilibrio, quella era incertezza. Ora è tanto che non c’è lotta per il titolo. All’epoca il calcio era più emozionante per i tifosi. La A era il campionato più competitivo al mondo. Era un onore parteciparvi. Una settimana giocavi contro Van Basten, quella dopo contro Maradona, poi Baggio, Vialli e Mancini. Era stimolante potersi confrontare con questi campioni. Gli anni che ho vissuto in Italia sono stati i migliori, dal punto di vista emotivo e professionale”.
L’ex Pallone d’Oro ha parlato anche di attualità: “Onestamente non ci sono giocatori che ammiro particolarmente, né da una parte né dall’altra. In entrambi i casi è il collettivo che emerge. Non ci sono i Matthäus o i Maradona. Mi piaceva Lukaku, era uno che faceva la differenza, la sua cessione è stata pesante. Con Lautaro e Dzeko ci sono buoni giocatori, ma nessuno che faccia sempre la differenza. L’Inter, vista la classifica, ha più bisogno di vincere. Dubito che la Juventus possa rientrare nella corsa al titolo, è troppo distante e lo è da troppe squadre. L’Inter vincendo tornerebbe in scia, sarebbe importante. È un campionato a tre”.