Rendez vous tra José Mourinho e Goran Pandev, uno degli ultimi superstiti del Triplete del 2010 e probabilmente uno sei più importanti di quelli ancora in attività (se si considera che Maicon gioca in Serie D) dato che fu il suo acquisto a permettere al tecnico portoghese di passare al 4-2-3-1. Modulo che poi é stato fautore di quei successi: “Mourinho è l’uomo che mi ha cambiato le prospettive – ha dichiarato al Corriere dello Sport – Mi telefonò subito dopo la mia separazione dalla Lazio, dopo cinque-sei mesi che non giocavo. Mi chiese di andare all’Inter, la squadra che mi aveva portato in Italia. Mi sembrava un sogno. E poi è andata come andata. Ricordi incredibili. Mourinho aveva la capacità di attrarre tutti i giocatori, anche quelli che andavano in panchina. E li difendeva sempre. La mia esperienza personale? Non mi utilizzava quasi mai nel mio ruolo. Ma quando vidi Eto’o fare il terzino riflettei: se uno come lui si adatta, devo adeguarmi anche io. Devo ammettere che mi ha sorpreso il suo arrivo alla Roma. Conosco bene la piazza, non è semplice. Ma sono sicuro che il club con Mourinho tornerà a vincere, prima o poi. E’ l’uomo giusto al posto giusto. La società, però, deve seguire le sue indicazioni, sul mercato e non solo. A Josè devi dare carta bianca. Ci vuole tempo, in tutte le cose. Ma se ha accettato la Roma è perché vuole entrare nella storia. L’ultima volta che l’ho sentito? Mi ha telefonato dopo la fine dell’Europeo quando i compagni di nazionale mi omaggiarono al momento della sostituzione. Ma ci sentiamo ogni tanto sulla chat del Triplete. Siamo ancora molto uniti da allora, una grande famiglia”.