L’Inter torna a ballare il Tango in attacco, in maniera conforme alla storia degli ultimi 20 anni. Da Crespo a Cruz, da Milito a Icardi, da Palacio fino a Lautaro. Il Toro è stato abbandonato dall’altra metà della Lu-La durante la sessione estiva trascorsa, ma in compenso ha trovato un nuovo compagno d’attacco, stavolta argentino. E in molti, nel pronosticare la formazione titolare dell’Inter 2021-22, disegnavano proprio Lautaro-Correa come tandem d’avanti, con Dzeko primo ricambio, vista una carta d’identità poco incline ad un impiego da titolare fisso.
E invece il rendimento di alto livello del bosniaco da una parte, sommato a un andamento singhiozzante del Tucu, hanno consolidato la coppia d’attacco Lautaro-Dzeko. È quella che Inzaghi aveva scelto, fino a ieri, in tutti gli scontri diretti stagionali e nelle quattro partite di Champions League. Stavolta, però, il tecnico piacentino ha preferito Correa, complici i problemi occorsi a Dzeko dopo il derby e durante la sosta nazionali. Il Tucu, come al solito, è andato a strappi. Uno di questi è stato determinante ai fini del risultato e anche del ritorno al gol del suo connazionale Lautaro: 65 metri percorsi palla al piede, poi ci ha pensato il Toro con uno splendido destro a incrociare. Per ritrovare un gol e assist tutto argentino bisogna tornare al 12 marzo 2017: Inter-Atalanta 7-1, assist di Banega e gol di Icardi.
Potrebbe essere il primo, grande segnale che una nuova coppia, a ritmo di Tango, sta prendendo piede in casa Inter. Finora si erano esibiti in una staffetta, mettendo insieme pochi (e poco convincenti) minuti in campo, ma è con loro che i nerazzurri hanno vinto il primo scontro diretto della stagione. Non può essere un dettaglio da trascurare. Di certo, come sottolinea La Gazzetta dello Sport, “Joaquin Correa si è aggiunto a un elenco che negli ultimi vent’anni ha tinto di albiceleste il reparto offensivo nerazzurro: contro il Napoli il primo vero assaggio della nuova coppia”.
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