Miglior attacco della Serie A, ma non solo. L’Inter di Inzaghi è una squadra dallo spiccato animo offensivo: si evince da quanto produce e da quanti uomini porta stabilmente nell’area avversaria. Contro lo Shakhtar Donetsk, in diversi frangenti, i nerazzurri attaccavano addirittura in nove. La genesi di questa mentalità, come sottolinea La Gazzetta dello Sport, risale ai tempi di Spalletti, che “ha educato una disponibilità al palleggio e una sicurezza tecnica che prima non c’era. Conte ha portato rigore tattico e, grazie allo scudetto, una personalità vincente che ha gonfiato l’autostima. Inzaghi ha potuto così spingere in avanti la squadra, dotandola di un turbo di qualità, per renderla ancora più dominante“.
Il nuovo allenatore aveva bisogno di un po’ di tempo, perché questa squadra non è la copia di quella di Conte, come in molti avevano asserito a inizio stagione. “Nella partita chiave di domenica contro il Napoli, Inzaghi ha scelt di spingere avanti la squadra con due play (Brozo-Calha), due esterni offensivi e due punte. E così ha fatto anche contro lo Shakhtar. Calhanoglou e il miglior Perisic di sempre (ma anche Darmian mai così offensivo e decisivo) stanno diventando gli uomini distintivi dell’Inter di Simone, quelli che meglio rappresentano la scarto dall’idea di Conte, più prudente e muscolare. La palla ora scivola più veloce e fluida verso la porta. Mercoledì, a tratti, l’Inter ha dato spettacolo: chi riceveva palla in fascia, la girava senza guardare sicuro di trovare un compagno all’interno che poteva triangolare o cambiare gioco. Tutto a memoria. In coda a una macchina da gioco del genere, un terminale come Dzeko non può che esaltarsi. Non deve massacrarsi come Lukaku, per correre nella profondità, difendere palla, offrire sponde e linee di gioco. Al gioco ora ci pensa la squadra“.
I numeri certificano il ritratto di questa nuova Inter. Di tutte le squadre in Champions League, l’Inter è prima per tiri effettuati: sono 100 le conclusioni verso i portieri avversari, più di Bayern (97), Real Madrid (95), Manchester City (94) e Chelsea (89). Il trend si conferma anche a livello di singoli: in Europa, Lautaro Martinez è il giocatore che ha calciato di più in porta a pari merito con Benzema e Mahrez (23 tentativi). E non sottovalutiamo neppure la fase difensiva: la squadra di Inzaghi è la seconda per tiri subiti a pari merito con il Salisburgo (10) e dietro solo al Chelsea campione d’Europa (4). Per quanto riguarda le reti incassate, è ancora seconda alle spalle dei Blues: Inter 3, Chelsea 1.
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