Doping, corruzione e pilotamento dei campionati, acciaio scadente per la costruzione dello stadio, collaborazione con la ‘ndrangheta, falsificazione dei passaporti, e ora falso in bilancio. La Juventus non si fa mai mancare nulla, e ora è pronta a rimpolpare il suo casellario giudiziale con un nuovo scandalo. Nel registro degli indagati ci sono sei elementi dell’organigramma societario, tra cui Paratici, Nedved e Agnelli a causa di plusvalenze ritenute quantomeno sospette per circa 50 milioni di euro in relazione alle stagioni 2018-19, 2019-20 e 2020-21. Nel mirino, tra le tante, ci sarebbe stato lo scambio Pjanic-Arthur con il Barcellona.
Questo il comunicato della Procura di Torino per quella che è stata definita ‘Operazione Prisma’: “Dal pomeriggio odierno, su ordine di questa Procura della Repubblica, militari della Guardia di Finanza stanno eseguendo perquisizioni locali presso le sedi di Torino e Milano della società Juventus Football Club S.p.a. I finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria Torino, delegati alle indagini, sono stati incaricati di reperire documentazione ed altri elementi utili relativi ai bilanci societari approvati negli anni dal 2019 al 2021, con riferimento sia alle compravendite di diritti alle prestazioni sportive dei giocatori, sia alla regolare formazione dei bilanci. Allo stato, le attività sono volte all’accertamento di ipotesi di reato di false comunicazioni delle società quotate ed emissione di fatture per operazioni inesistenti, nei confronti del vertice societario e dei direttori delle aree business, financial e gestione sportiva. Al vaglio vi sono diverse operazioni di trasferimento di giocatori professionisti e le prestazioni rese da alcuni agenti coinvolti nelle relative intermediazioni. È altresì ipotizzato a carico della società il profilo di responsabilità amministrativa da reato, previsto qualora una persona giuridica abbia tratto vantaggio dalla commissione di taluni specifici illeciti. A tutela del mercato finanziario, le perquisizioni sono state avviate successivamente alla chiusura delle contrattazioni settimanali di Borsa italiana (…). L’indagine, denominata “Prisma”, ha avuto avvio nel maggio 2021 ed è affidata ad un pool di Magistrati del Gruppo dell’Economia, composto dai Sostituti Procuratori Ciro Santoriello, Mario Bendoni e dal Procuratore Aggiunto Marco Gianoglio, avvalendosi anche di attività tecniche di intercettazione di comunicazioni”.