L‘Inchiesta Prisma rischia di costare cara alla Juventus. La Gazzetta dello Sport in edicola oggi ha infatti analizzato nel dettaglio la situazione. L’articolo ha poi un titolo eloquente: “Movimenti fraudolenti per 282 milioni. E Agnelli sapeva”.
“Dobbiamo sempre premettere che in tema di sanzioni, il legislatore sportivo ha lasciato alla fase giudicante una larga discrezionalità – si legge sulla rosea -. Nello stesso articolo 31, si va dallo scappellotto alla maxi stangata. Dice il comma 1: «Salva l’applicazione delle più gravi sanzioni previste dalle norme in materia di licenze UEFA o da altre norme speciali, la società che commette i fatti di cui al presente comma è punibile con la sanzione dell’ammenda con diffida».
“Il passaggio da «comportamenti comunque diretti a eludere la normativa federale in materia gestionale» alle società che «mediante falsificazione dei propri documenti contabili o amministrativi ovvero mediante qualsiasi altra attività illecita o elusiva, tenta di ottenere od ottenga l’iscrizione a una competizione cui non avrebbe potuto essere ammessa sulla base delle disposizioni vigenti» arriva nel comma 2. E qui le sanzioni sono pesantissime: si parte dai punti di penalizzazione e si finisce con l’esclusione dal campionato”, conclude la Gazzetta dello Sport.
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