E ora si va a casa di Mourinho. Sabato l’Inter sarà di scena all’Olimpico contro la Roma. “Amarcord allenatori a parte (anche per Inzaghi sarà un match particolare, visti i 13 anni alla Lazio da giocatore prima e tecnico poi) – scrive sportmediaset.it – la sfida dell’Olimpico sarà significativa perché la svolta che ha portato all’Inter vista nelle ultime settimane era partita dall’1-3 proprio nello stesso stadio, ma contro la Lazio. Una sconfitta figlia di una bella prestazione, di un vantaggio sprecato, di occasioni non sfruttate e poi di un blackout finale: eppure dopo quel ko la difesa ha stretto le maglie, il centrocampo – nonostante un Barella col fiatone – ha iniziato a girare alla grande sulle ali di Brozovic, Calhanoglu e Perisic, pure l’attacco è diventato più cinico (anche se non quanto vorrebbe Inzaghi). Una svolta mentale che ha dato risposte a chi pensava che gli stimoli vincenti del gruppo, conquistato lo scudetto e andato via Conte, fossero scemati. E invece i senatori hanno trascinato tutti nel vortice del gioco offensivo e delle ambizioni, basta osservare le buone prove di Ranocchia, D’Ambrosio, Gagliardini e i segnali di risveglio firmati Dumfries, Sensi e Sanchez. Segno che l’allenatore ha in mano il gruppo e il gruppo segue l’allenatore”.
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