La Repubblica offre aggiornamenti sulla situazione societaria dell’Inter, dopo gli ennesimi rumors sulla possibile acquisizione da parte di Pif (fondo sovrano saudita) e le nuove ipotesi di cessione di quote rilanciate da Bloomberg. “Alla sede del club in via Liberazione a Milano un tempo il gossip (così veniva bollato da quelle parti) sull’imminente cessione del club veniva accolto con stupore. Poi si è passati al fastidio. Ora le reazioni sono per lo più divertite. Fantasticare di principi arabi e immaginare un calciomercato da Mille e una notte è una distrazione piacevole dalla vera priorità del management nerazzurro, meno esotica e molto più concreta”.
Il rifinanziamento del bond
L’esigenza più impellente della società, infatti, corrisponde al rifinanziamento dei “bond da 375 milioni emessi cinque anni fa, che si avviano a scadenza. L’Inter avrebbe voluto collocarli sul mercato entro la fine di dicembre ma, a differenza dei mercati dei prodotti di consumo che sotto Natale esplodono, per quelli finanziari le ultime settimane dell’anno non sono tradizionalmente periodo di grandi operazioni”. Come si muoverà, dunque, il club nerazzurro?
“L’Inter, assistita da Golman Sachs, venderà il proprio debito a gennaio, quando i volumi degli investimenti dovrebbero tornare a salire. Emetterà nuovi titoli per 410 milioni: i 375 da restituire ai precedenti creditori, più altri 50 di un prestito oggi in essere che a sua volta andrà rifinanziato, meno qualcosa che è già stato reso. La scadenza del nuovo bond sarà di nuovo quinquennale”.
Mercato di gennaio e prestito di Oaktree
Per quanto riguarda la prossima sessione invernale, il piano del club è chiaro. “l’Inter tornerà anche sul mercato dei calciatori, su cui non sono attese spese pazze, ma qualcosa si farà“. Ovviamente, le entrate restano commisurate alle uscite e la formula sarà sempre quella preferita dalla famiglia Zhang: il prestito con diritto di riscatto.
Sul finanziamento da 275 milioni di Oaktree dello scorso maggio, questa è la situazione. “Non è noto il dettaglio della struttura del contratto fra Suning e Oaktree ma è probabile che il debito, che non grava sul club ma sulla lussemburghese proprietaria del pacchetto di maggioranza, vada rimborsato in più tranche in tempi definiti, con una “maxi rata” finale nel 2024“.
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