L’Inter si è già assicurata il simbolico titolo d’inverno in virtù del +4 su Napoli e Milan a una giornata dal termine del girone d’andata. Domani, contro il Torino di Juric, i nerazzurri arriveranno al giro di boa: obiettivo, manco a dirlo, prendersi altri tre punti.
Con una vittoria, la squadra di Inzaghi chiuderebbe la prima metà del campionato a quota 46 punti. Un punteggio che non è stato toccato neppure nel biennio di José Mourinho. Con il portoghese l’Inter si fermò, nelle stagioni 2008-89 e 2009-10, rispettivamente a quota 43 e 45. Con Antonio Conte, invece, i nerazzurri arrivarono proprio a quota 46 nella prima stagione del leccese (2019-20) a -2 dalla Juventus di Sarri; nell’annata passata, invece, il girone d’andata si concluse con l’Inter a 41 punti, -2 dal Milan di Pioli. Per arrivare a numeri superiori bisogna tornare alla prima gestione di Roberto Mancini che, nel 2006-07 e nel 2007-08, riuscì a fare meglio toccando quota 51 punti prima e 49 punti poi. In tutte le annate citate, tranne la prima di Conte, l’Inter riuscì poi ad aggiudicarsi lo Scudetto.
Tuttavia, come sottolinea il Corriere dello Sport, la garanzia di Scudetto non può arrivare dal titolo d’inverno, utile a fornire un’idea delle gerarchie del campionato ma assolutamente insignificante in termini di palmares. “L’Inter è stata davanti a tutti al giro di boa in 17 campionati, ma solo in 11 occasioni ha poi festeggiato anche a fine anno. Insomma, un terzo delle volte si è fatta scavalcare. L’ultimo precedente risale alla stagione 1990/91, quando a trionfare per la prima e unica volta nella sua storia fu la Sampdoria. Da lì in poi, però, c’è stato un 4 su 4 che alimenta la speranza. Le percentuali sono simili anche in generale, considerando sempre l’epoca dei 3 punti, ovvero dal 1994/95. Da allora, infatti, unicamente nel 67% dei casi, ovvero in 18 campionati su 27, la squadra in testa a metà torneo si è poi laureata anche campione d’Italia”.
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