La prima giornata di campionato da titolare aveva illuso, ancora una volta, i tifosi nerazzurri. Poi i problemi fisici, gli ennesimi (questa volta al legamento collaterale), lo hanno tenuto fuori un mese. E recentemente sono state le scelte di Simone Inzaghi a ritagliargli un ruolo da comparsa. Dal 18 ottobre, giorno di Lazio-Inter e del rientro in campo, il centrocampista nerazzurro è subentrato ai compagni di turno in otto occasioni, mettendo insieme la miseria di 75 minuti. Come fa notare La Gazzetta dello Sport, all’interno della rosa solo Satriano (33′) e Kolarov (44′) hanno giocato meno di Sensi (179′ totali).
Tuttavia, il classe 1995 non vuole arrendersi e punta a riconquistare anche la Nazionale in vista dei playoff di marzo e conseguentemente, come tutti gli italiani si augurano, anche per i prossimi Mondiali di novembre. Per farlo, però, Sensi ha bisogno di giocare di più. All’Inter i margini di impiego sembrano essere risicati, dal momento che Simone Inzaghi ha trovato la quadra ed Arturo Vidal è da considerarsi a tutti gli effetti il primo ricambio di centrocampo dietro al terzetto Barella-Brozovic-Calhanoglu.
Per la Gazzetta, dunque, la soluzione migliore potrebbe essere rappresentata da un prestito, anche perché in Viale della Liberazione non pensano – almeno al momento – ad una cessione a titolo definitivo, visto l’investimento da 25 milioni dell’estate 2019 ed un contratto in scadenza nel 2024. “Possibili destinazioni a stretto giro di posta? In estate mostrò un timido interesse la Fiorentina, che però non è più tornata a farsi sentire. Genoa e Spezia lo accoglierebbero volentieri a gennaio nella speranza di risalire la china dopo un girone d’andata deludente, ma probabilmente Sensi punta a realtà più competitive. Tra queste, due ipotesi su tutte: l’Empoli, che sta già valorizzando quel Pinamonti ceduto in prestito proprio per trovare spazio, ma anche un suggestivo ritorno a Sassuolo, con cui l’Inter ha abbozzato discorsi riguardanti Scamacca e Raspadori. Sensi potrebbe rivelarsi un’ottima arma per arrivare a uno dei due attaccanti finiti da tempo nel mirino di Marotta e Ausilio, per la gioia di tutte le parti in causa”.
Scamacca, in particolare, sta disputando un’ottima stagione e potrebbe diventare, a partire dalla prossima annata, il nuovo numero 9 dell’Inter. Il rendimento di Dzeko è finora inattaccabile, ma la carta d’identità dice 35: il club nerazzurro sarà costretto a ragionare in tal senso. E allora, chissà che Sensi non possa diventare una pedina di scambio.
(FONTE: LA GAZZETTA DELLO SPORT)
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