Carlo Festa, noto giornalista de Il Sole 24 Ore e notoriamente vicino alle vicende di casa Inter, ha espresso la sua previsione in merito alla possibile cessione societaria da parte di Suning: “È noto che proprio in Cina i banchieri di Goldman Sachs, banca di riferimento della famiglia Zhang, stanno da diversi mesi cercando nuove opzioni strategiche, tra le quali è contemplata la cessione del club“.
Steven Zhang al momento si trova negli Stati Uniti: per Festa non è casuale, visto che i negoziati non si svolgeranno nel nostro Paese. “Ormai appare certo che la vendita della squadra da parte di Suning, se verrà come sembra probabile annunciata nel 2022, non vedrà lo svolgimento delle trattative in Italia. Dopo aver siglato a Londra con il fondo Oaktree un finanziamento da 275 milioni con interessi a doppia cifra in modo da avere le risorse per la continuità gestionale dell’Inter, Suning si è chiusa a riccio: sta rifinanziando per 400 milioni in Europa con Rothschild il debito sui due bond, ma ha trasferito ogni possibile trattativa sulla cessione del club a Nanchino, dove Zhang resta in pratica commissariato dal Governo cinese che segue ogni mossa e fa pressing per un’uscita veloce dal mondo del calcio“.
Gli ultimi giorni, in tema di compratori, sono stati caratterizzati dalle indiscrezioni sul fondo reale saudita Pif e su imprenditori americani, Daniel Straus su tutti. “Pif sta studiando un network di club calcistici di proprietà in Europa. In questo contesto il problema non è solo politico ma anche tecnico: l’acquisto dell’Inter, dopo l’inglese Newcastle, porterebbe due club europei sotto la stessa proprietà, con ovvi rischi di contemporanea partecipazione alla Champions League e, quindi, bocciatura dell’operazione da parte dell’Uefa. Le discussioni, secondo le indiscrezioni, sarebbero al momento ferme sulla struttura dell’operazione. Uno degli escamotage potrebbe essere quello di utilizzare due veicoli societari differenti per comprare l’Inter, in modo che la proprietà giuridica non sia la medesima. In ogni caso l’acquisto sembra complesso“.
Sugli imprenditori a stelle e strisce: “Tra i compratori americani nomi certi al momento non ce ne sono, anche se è emerso quello del magnate Usa Daniel Straus, attivo nel settore della sanità“.